martedì 12 marzo 2019

Le scarpe spertosate

Si sono spertosate le scarpe.
Le scarpe sono un capitolo del fascionblogger ommo che non vi ho ancora illustrato; praticamente, come voi ben sapete, l’ommo non si veste ma si copre, di conseguenza anche le scarpe sono un accessorio del tutto superfluo soprattutto alla stagione quando si preferisce il zucculillo.
D’inverno purtroppo l’ommo non ne può fare a meno ma comunque l’ommo vero possiede solo due paia di scarpe:
- Le scarpe petuttiggiorni; di solito sono scarpini da ginnastica ultra tecnici da atletica leggera comprati in offerta da declathon, le stesse scarpe con cui il maratoneta keniota Mohamed Salvinammamt ha stabilito il record mondiale alla maratona di Niuiork nel 2017  l’ommo le usa al massimo per scendere a iettare la munnezza, come infatti anche io sono sceso al di sotto della soglia dei 7 minuti a rampa di scale (fermandomi per ripigliare ciato solo 2 volte), record del condominio ancora imbattuto a pari merito col viecchio del terzo piano che però usa il bastone perciò è stato squalificato per doping.
 - Le scarpe Class; così battezzate da un mio amico analfabeta che non riusciva a dire Classiche senza arravogliarsi la lengua per un lievissimo problema logopedistico, attualmente candidato alle europee per il M5S. Le scarpe class sono scarpe di scarsissima qualità comprate al mercato di Poggioreale per andare a un matrimonio e servono esclusivamente a tale scopo insieme al vestito di quando l’ommo ha sposato rimesso in occasione di qualsiasi altra cerimonia familiare (battezzi, cresme, cummunioni etc..) però senza panciotto che non ci trase più manco col svitol.   
Voi vi starete chiedendo: e per un'altra qualsiasi occasione l’ommo cosa calza? Un compleanno, una cena, una festa etc..? la risposta è molto semplice: SI STA ALLA CASA SUA! Pure voi però, cercate di stare un poco attenti.
Purtroppo come vi dicevo si sono spertusate le scarpe, quelle petuttiggiorni, è asciuto il pollicione da fuori, per qualche giorno sono andato avanti lo stesso che tento le scarpe sono nere e pure il cazzettino di spogna è nero quindi non si notava, però stamane un zincaro mi voleva arregalare un euro fuori al bar e così ho pensato che le debbo cambiare. Le scarpe pe tuttigiorni comunque a un certo punto si devono iettare pe forza, come quando a casa finisce l’olio extravergine e senza non si può cucinare, perché ovviamente le scarpe si cambiano solo quando si sono spertoste che il reddito di cittadinanza ancora deve arrivare. Praticamente si tratta di Shopping causa di forza maggiore.  
Sono andato al centro commerciale. Lo so non si dovrebbe andare al centro commerciale perché è il simbolo del capitalismo, della pucchiaccaincapità e l’intorzamento supremo e poi si dovrebbe preferire il negozietto sotto casa per aiutare l’economia paesana, i piccoli commercianti cos… però siccome che c’ho il problema che sono bello bellissimo quando vado al negozietto il commesso fungio mi comincia a secutiare appresso manco stessi arrubbando chiedendomi insistentemente “Ha bisogno?” “Posso aiutarti?” “Pure a te ti piace MarcoMengoni?” etc.. etc.. che alla fine uno si sfasterea e nci dice “Sient, a me me piac a fessa! Però comunque il numero lasciamelo lo stesso che non si può mai sapere”. Mentre al centro commerciale l’ommo trase, piglia le scarpe, le pava e esce, senza rischiare ogni volta il culo.
Mo siccome che non facevo shopping da svariati lustri, per le ragioni fin qui descritte, mi ho guardato intorno con curiosità e ho stilato un esame costo/benefici dell’ommità che a breve passerò a DiMaio o al suo segretario Conte:
-         Ovviesse; Ovviesse è per i puzzati di fame semplici, buoni guaglioni, operai, impiegati. Poveri maronni che tengono i figli ma però non sono abbastanza ommi da chiavarsi una tuta scagniata in cuollo per scendere a faticare. Ci sta sia il reparto semiviecchio, coi maglioncini di filo a 14.99€ e i pantaloni di velluto a 19.99€ sia il reparto finto giovane coi maglioncini di filo a 14.99€ però con il cappuccio e i pantaloni di velluto a 19.99€ però con i tasconi.
-         Combipel; Combipel è un Ovviesse per chi tiene i soldi. Vende praticamente le stesse cose a semiviecchio però costano più assai. Target Miedici dell’Asl, rappresentati, statali e parastatali etc.. etc.. genti senza nemmeno un barlume di ommità che non si vergognano a indossare colori pastello come al gaypride.
-         Alccott: Alcott è per i cuozzi, chiachielli e giovinastri puzzati di fame senza fatica che ci tengono a far notare il loro analfabetismo funzionale anche dall’abbigliamento, pantaloni stracciati con la uallera e maglie scusute a schiovere. Praticamente un tronista che ha abbuscato da qualcuno (giustamente direi).
-         H&M: l’ommità qua è un lontano ricordo. Per gay dichiarati però puzzati di fame che non possono spendere di marca ma che comunque manco possono andare in giro come un etero qualsiasi. L’ommo potrebbe trovare qualcosa di accettabile solo al reparto pigiami.
-         Declathon: Ommità a schiovere, pezzenteria allo stato puro abbinata a tute da ginnastica, calzini di spogna e scarpini da calcietto. Per non parlare del reparto camping che equivale per gli ommi a kiko quando arregala i campioncini per le femmine.       

-         Auchan: Qua si va nel professionismo ommo. Vestiario per vecchi senza denari e senza dignità alcuna. Maglie cusute storte e tute in finto pail. Non si supera la soglia dei 4.99€. Comprare i vestiti nello stesso negozio dove compri il galbanino è pericoloso, non provateci a casa. Solo per ommi esperti.