L’altro giorno si è schiattato un trerote nella machina.
È asciuto da una traversa senza guardare, ho provato a
scansarmelo ma niente, si è schiattato nella ciancata sinistra.
Stavo sentendo nelle cuffiette Let it be nella splendida
versione di Leo Sayer ma la citazione alla ben più nota cover di Nino D’Angelo
è stata pressoché spontanea.
Quando sono sceso mi sono accorto che alla guida del trerrote
c’era un giovine di fatica; forse giovane di cardarella o più probabilmente
giovine di sapunaro/fierro viecchio/piccoli traslochi/sgombero cantine/vendita
di droghe leggere al dettaglio.
Il quale a dire il vero è stato molto educato nel rivolgersi
a me:
“Oh Maledetto sia l’altissimo! Egregio Signore le porgo le
mie più sentite scuse per l’increscioso atto sciagurato testè accaduto, sono
stato distolto dall’attenzione alla guida in quanto ero intento a mandare una
missiva elettronica a codesta gentil donzella dai facili costumi e non mi sono
affatto accorto della sua venuta, Oh Maledetta sia la Madre di nostro Signore!”
Al che io:
“Gentile Giovine, che l’anima dei tuoi avi defunti ti guidi
a più discernimento nella scelta delle tue azioni. Oh che infausto giorno che è
rischiarato. E dire che io stamane ne avevo il sentore. Oh Nostra Signora di
Pompei, perché ad ogni sorgere del sole mi dai la forza e il sostentamento
di rivolger lo sguardo sul nuovo dì e
non poni invece fine alle mie sofferenze accompagnandomi nottetempo verso una
dolce morte?!”
E lui:
“Egregio Signore colgo l’occasione per informarla che
purtroppo il mio autoveicolo è momentaneamente sprovvisto della copertura
assicurativa obbligatoria prevista dal codice della strada a causa di mie
lievissimi problemi di liquidità, come potrete facilmente intuire. Vorrei
altresì renderle noto che il sottoscritto è un rampollo di una nota e nobile
casata della zona, aimè famosa per la sua prelazione verso il malaffare e i
fatti di sangue, quindi la diffiderei, per il suo bene, dal compiere qualsiasi
atto di rivendicazione, se pur legittima, per eventuali danni materiali o immateriali”
A quel punto il mio animo di gentiluomo ha preso il
sopravvento:
“Oh, baldo giovine, intuisco la tua triste condizione e me
ne rammarico, per questo ho deciso di concederti magnanimo il mio perdono.
Porgi gentilmente i miei più affettuosi saluti ai tuoi nobili familiari,
riprendi la tua strada e più non dimandare”
“Buona Giornata”
“Buona Giornata a lei”
… era popio un giovine cortese e educato.
Comunque non è stato chissà quale danno, perché, non
disprezzando a voi, la mia machina tiene 18 anni, 280000 km , e sta tutta
allazzariata che fosse per me i carruzzieri facessero la famma.
Però mi si è venuto a creare sull’autoveicolo uno strano
fenomeno.
L’ammaccatura provocata dal trerrote fa si che le lamiere
dello sportello e del parafango si tozzino, quindi ogni vota che apro la
portiera si sente una botta non indifferente.
Mo’ siccome che io ho una reputazione di ommità da difendere
non vorrei che la gente pensasse a male quindi vorrei chiedervi: Secondo voi
debbo andare dal carrozziere e rifondere una cosa di soldi o mi tengo la
cosiddetta botta nello sportiello?