mercoledì 19 marzo 2014

Donatori di Biciclette



Di fronte a dove lavoro si è aperto un  grazioso mercatino vintage tipo Portaportese…. Se fossi un ricchione ve lo descriverei così, in realtà di fronte a dove lavoro due ex-detenuti hanno ritenuto che la piazzetta abbandonata all’incuria dove vanno a pisciare i gatti e a cacare i tossici e che farebbe schifo anche a un barbone rom extracomunitario con lo scolo, fosse il luogo adatto per intraprendere la loro nuova attività imprenditoriale di vendita al dettaglio di prodotti usati, più in particolare vendono….. la munnezza… come descrivervela… sfravecatura… indifferenziato… robba che veramente se la mettete nel cassonetto è capace che il munezzaro non se la prende perché fa schifo pure a lui.

Io non ho mai capito perché la gente è così attratta da questi mercatini, forse perché in capa a loro faranno l’affare del secolo comprando a pochissimi euro una porcellana di Capodimonte scardata a mano oppure una collana sputata di oro 18 carati impreziosita da perle Giapponesi di plastica vera oppure un meraviglioso quadro di Luca Giordano raffigurante la Madonna di Montevergine in borghese che stregne la macchinetta del cafè con la mappina del 1655 stampato a laser su compensato, ma la domanda è perchè pagare pochi euro per qualcosa che in realtà ne vale zero? Perché la gente è scema ma pensa di essere furba, si pensa che ce lo può mettere in culo al prossimo o al limite approfittare della sua bontà e/o ignoranza e per questa ebbrezza di finta cazzimma è disposta a pagare, come i giocatori d’azzardo che pagano per l’illusione di poter diventare ricchi o i puttanieri che pagano i trans per avere l’illusione di essere etero.   

Il mercatino, devo riconoscerlo, è ben organizzato, tutto è diviso in scomparti come all’auscian:



  • Reparto archeologia tecnologica; pullula di Pioneers mangianastri, Tubi catodici, cavetti per prese che non esistono più, casse di tutte le forme e dimensioni da dove spiccano una macchina per l’espresso marca Caggia beige (in origine bianca) con il design di uno scaldino a gas e una nuovissima stampante ad aghi delle dimensioni e il peso di una fiat 126.
  • Reparto soprammobili; l’apoteosi della sfraveca,  pagliacci, tazze, tazzine, cani, cavalli, carrozze ecc.. divisi per sottocategorie: scardato, sparato, scagniato, senchiato.
  • Reparto Feltrinelli; Libri, cd e dvd, Sussidiari con la pala, i Promessi Sposi in tutte le edizioni da quella a fumetti a quella Harmony, la Nuovissima Enciclopedia Cagliotteri, Atlanti con dentro ancora l’Unione Sovietica, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia e la Prussia, dizionari Italiano-Zincaro-Italiano, la filmografia semicompleta di Vandamme e musicassette varie tra cui spicca quella dei grandi successi di Gino Nocella.
  • Reparto Balocchi; giocattoli scassati, incuzzuti di lutamma, Winnie Pooh con l’epatite, Coniglietti col tetano, Pulcini Pii con l’aviaria, Cavallucci a dondolo con la lebbra, macchinine incidentate, tricicli già con l’adesivo di PadrePio e la scritta “la tua invidia e la mia forza” per abituare l’infante al suo prossimo avvenire.
  • Reparto Sports e Tempo Libero, Biciclette arrugginite, ciclette demodè, e tutti quegli attrezzi che la gente compra per televisione perché deve “dimagrire senza fatica” tipo la tenaglia a molla per l’interno coscia, il dondolo per gli addominali, vogatori con un solo remo, la pedana a capasotta per far salire tutta la sarzetta nelle cervella, e il vibromassaggiatore a nastro che quando l’ho visto m’è scesa la lacrimuccia di commozione ripensandomi adolescente che scopriva la sua sessualità davanti alle chiappe traballanti della cubana di AmericanStars.



Orde di cazzimmosi illusi si aggirano con le mani dietro la schiena come se stessero dentro a un museo a contemplare opere d’arte e quando intravedono qualcosa di interessante vanno in una specie di Trans da cazzimma, ci si avvicino come mariuoli, la analizzano e pagano (troppo) l’ex detenuto eccitati e circospetti come se stessero comprando cocaina, ma lo si legge nei loro occhi un attimo dopo l’acquisto, quando escono dalla trans, quello che stanno pensando “ma che spaccimm m’aggio accattat?”. E poiché come diceva  Joe Sarnataro “nun se salva nisciuno!…eh… manco io!… nisciuno!” anche il sottoscritto è stato inevitabilmente attratto da questa discarica a cielo aperto. A mia discolpa posso dire che un poco è stata la primavera, infatti quando arriva qualche bella giornata il mio organismo ha come un rigurgito di orgoglio, pensando di essere ancora giovane, e allora decide che questa meza vaccina di una quintalata circa debba fare dello sport, mo dopo aver messo lo scuorno in faccia a qualsiasi disciplina sportiva: calcetto, corsa, nuoto, tennis.. ecc.. ho optato per il ciclismo perché ho pensato che lo sport più dopato al mondo fosse più adatto a me che, modestamente, a livello di drogheria non mi faccio mancare niente e quindi ho buone possibilità di farcela questa volta, fortunatamente se il mio corpo pensa di essere giovane, il mio cervello sa benissimo che ho l’età biologica di un 75enne e quindi ha smorzato subito questo ingiustificato entusiasmo agonistico mandando messaggi tipo “arò vai… strunz… ma te vist?...te vuò fa mal?” evitando di farmi spendere 100-150€ per una bici nuova che avrei portato a casa, scaricata dall’auto, fatto un giro del palazzo, sentito una specie di caminetto a legna in pietto, l’emorroidi che cantavano “oh happy days”, lo stiramento in contemporanea di tutti i muscoli del corpo, e dopo aver avuto le contrazioni da parto a intervalli regolari avrei deciso di mettere la bici nuova in bella mostra sul balcone ad arrugginire finchè un ex-detenuto non mi avrebbe gentilmente aiutato a sbarazzarmene e così la mia bici nuova sarebbe finita in un mercatino dell’usato a fare fesso qualcun altro alimentando così un circolo viziossissimo.

Detto ciò il mio corpo ancora non si era fatto capace, allora ho optato per l’acquisto di una bici seminuova, modello mointain bike, cambio scimano, probabilmente in origine in omaggio con la pedana a capasotta, rossa porpora, marciante, arrugginita solo al 20%, mi ci sono avvicinato con fare circospetto per non far vedere all’ex-detenuto di essere troppo interessato (e agli altri zombie di aver fiutato l’affarone prima di loro) chiedendo con nonscialanz:

“ Giò.. è quant vuliss pe sta cosa scassat..??” (ipotetico e dispregiativo, per fingere disinteresse e sperare in uno sconto)..”

“20€…” (so che la vuoi tossico di merda..)

“ahahah (finta risata).. tu nun stai buon ca capa… chell sta chien e ruggine.. il freno posteriore non funziona… (parlare italiano per fingere di essere un tecnico competente)… s’addà fa ro cap… e vuò 15€… accussì ta lev  annanz...” (tecnica “ti faccio io un piacere a te se la compro”.. una finezza..è fatta… lo tengo in pugno..)

“20€..” (te lo vedo negli occhi… stai più a rota tu che questa bici… e quant me fai?)

“..ua Giò.. over fai.. e tienatell… tu si scem…” (fingere di abbandonare la trattativa può servire ad ottenere lo sconto desiderato.. so troppo nu bucchinar…)

“.. cià…” (ahahhahahahaha…ridicolo)

A quel punto fingo di analizzare la bici nei minimi dettagli ma in realtà già avevo deciso di comprarla, in fondo 20€ è un prezzo onesto e poi Giorgio è un amico che mi stima e non mi farebbe mai un bidone, ma a quel punto la situazione ha preso una svolta inaspettata; mi si avvicina un conoscente, uno che in realtà non conosco, sapete quelle persone che si incontrano la mattina al bar, ci si scambia qualche battuta sul calcio, e poi se la incroci per strada la saluti solo per educazione ma non sai manco come si chiama ( per questo che adesso in poi la chiamerò Iss), mi si avvicina come uno spacciatore e fa:

Iss: “che stai facenn??...”

Io: “uè ciao…………… niente mi stev accattan sta bicicletta?.. ma mica per me eh.. e per il bambino…”

Iss: “tant ho sacc che nun tien figl strunz… lascia sta.. vieni con me…”

Non so perché lo seguito, non avrei dovuto farlo, si sentono tante cose brutte, infatti mi ha portato in una cantina che puzzava di vino e muffa poco lontano e io già ho immaginato la mia foto nella terza pagina di “Cronaca Vera” affianco alla pubblicità degli occhiali a raggi X “Giovane chiatto va a comprare una bici al mercatino dell’usato e si risveglia in mezzo alla carreggiata della tangenziale all’altezza di Corso Malta nell’ora di punta senza un rene”. Iss esce dal buio con una bici e fa:

Iss: “tiè.. te la regalo…”

Io: “no.. ma veramente? Non posso accettare…”

Iss: “ma figurati .. stai tranquillo..”

Io: “dai dimmi almeno come posso sdebitarmi…”

Iss: “nooooooooo…ma che so sti cos… mandami 5 caffè e 5 cornetti e puortatell…”

Io: “uà grazie …sei proprio un amico..”

A mia discolpa posso dire che era molto buio, solo una volta fuori mi sono accorto delle reali condizioni della bici; ruote schiattate, ruggine al 80%, catena spezzata, freni non funzionati, praticamente un rottame inutilizzabile e a quel punto il mio organismo si è arreso all’evidenza e ha lasciato lavorare il mio cervello “Iss t’ha fatt… strunz… s’è luat annanz stu catuorcio… chissà da quanto tempo lo doveva buttare e si sfastriava.. oppure non voleva pagare qualcuno per farlo…” mi sono voltato per rimediare ma Iss era già scomparso all’orizzonte lasciandomi da solo nella ruggine e nella vergogna.

Dopo aver refuso 10€ al bar (metà del prezzo della bici funzionante dell’ex detenuto) ho dovuto caricare la bici sull’auto scassandomi il culo e facendomi una lota, inutile dirvi che per ripararla mi hanno chiesto una cifra che sfiora il prezzo di una bici nuova, e in più adesso ho il problema di dover smaltire questo rottame maledetto, ma ho deciso di non farlo, la tengo fuori al balcone come monito così ogni volta che la guardo quella ruggine sembra parlarmi …..“la gente è cattiva… non fa mai niente per senza niente…non ti fidare di nessuno…aparati la palla…la vita è tutto un andare a vattere e abbuscare”.

mercoledì 5 marzo 2014

Ode Alla Pisciata All'Aria Aperta



L’ommo ne è padrone e a volte schiavo

Ma anche la donna non disdegna all’occasione

Se è forte dalle viscere il richiamo

di dare sfogo al libero acquazzone

che sia piazzol di sosta oppur campagna

acala la vrachetta senza indugio

mano sul fianco e coscia aperta larga

dallo schizzio ai piedi dai rifugio

l’aria sul viso e in sopra la capocchia

ti colma l’animo di gioia e di sollazzo

e dal solliev del ventre al fine sboccia

maestoso rio che ha fonte dal tuo cazzo

contempli il suo avanzare incuriosito

giocandoci a creare nuovi corsi

formiche affoghi e poi ti bagni un dito

ma ne val la pena non aver rimorsi

il sole in fronte e l’aria un po’ frizzante

davanti un ciel stellato o un panorama

ogni problema dal cuore tuo è distante

miglior istante nessun uomo brama

al fine due o tre flessioni sui ginocchi

muscoli rilassati e un gran sospiro

lo scutulei e anche un po’ scapocchi

forse è il nirvana o solo un capogiro

apponti la vrachetta e il mondo è nuovo

per pochi istanti tutto appar migliore

dell’usignol par di sentire il suono

ignori della prostata il bruciore

dei piccoli piaceri il mondo è pieno

ma lo pisciar all’aria è il preferito

potrà sembrare strano oppure osceno

ma è quello più vicino all’infinito

amico caro non perdere occasione

se la vescica colma la sua ampiezza

in ogni dove acalati il cazone

colma la terra d’amore e di pisciazza.