Nei primi anni novanta internet non esisteva, o almeno se
esisteva, a Ercolano in provincia di Napoli, a pochi chilometri da San Giorgio
a Cremano, di sicuro non sapevamo nemmeno cosa fosse. Per un ragazzino di 10
anni, o poco più, appassionato di Massimo Troisi reperire informazioni certe
riguardo al suo cinema, o meglio alla sua filmografia, era quasi impossibile,
non era come adesso che clicchi su Google e ti escono 8000 pagine oppure vai su
Emule e ti scarichi vita, morte e miracoli, una cosa del genere per me era un'utopia vera e propria, la mia mente
all’epoca non sarebbe riuscita nemmeno a concepirla.
L’unica fonte di informazioni semi attendibile, oltre alla
tv, era Don Armando. Don Armando gestiva l’unica videoteca del paese che apriva
solo la domenica mattina, immagino fosse la sua seconda attività, era un
negozio senza insegna sotto ai portici nel deserto delle case popolari, ancora
oggi non ho capito se si trattava di una attività legale o meno, vendeva i duplicati
delle videocassette dei film di maggiore successo, andavi lì ti prenotavi il
tuo film e dopo una settimana andavi a ritirare la videocassetta.
Non che Don Armando fosse un grande cinefilo, anzi in verità
penso di non aver mai sentito il suono della sua voce, però aveva il negozio
tappezzato di copertine di videocassette, raffiguranti le locandine dei film
che vendeva, ordinate in modo maniacale; per genere, autore, interprete
ecc.. per me era come entrare in un
sogno; c’era Eduardo De Filippo che occupava mezza parete destra, Totò, una
fila intera in alto a sinistra, tutti i Rocky e i Rambo proprio dietro alla
cassa vicino a “Quando l’erba si tinge di sangue” il film di genere più in voga all’epoca, e lì
in altro a sinistra dietro al bancone c’era il “reparto” Massimo Troisi, 4 o 5
cinque locandine che erano il mio desiderio più grande, dovevo completare a
tutti i costi la mia collezione “La Filmografia Completa di Massimo Troisi in
videocassette false semiautorizzate”, perché per me la filmografia di Troisi
era quella, ovviamente non era così, ma questo l’ho scoperto anni dopo.
La collezione era iniziata grazie a Tore detto “il Nero”, un
amico mio dalla carnagione molto scura, che possedeva “Ricomincio da tre”
ovviamente in videocassetta falsa di scarsissima qualità con la copertina fotocopiata
storta, una schifezza comprata sulle bancarelle che avrebbe fatto inorridire
Don Armando, che ci teneva tanto alla qualità audio-video delle sue
videocassette anche se lui non ti dava mai la copertina ma scriveva solo il
titolo del film sulla videocassetta con l’uniposca bianco in un codice tutto
suo tipo “Ric. Da3” oppure “non ci resta.” Ecc…
C’ho messo mesi per convincere Tore o’nero a scambiare
Ricomincio da Tre con varie macchinine e una mazzetta sana di “Dollari” di
calciatori, lo vedevo tutti i giorni quel film , ancora oggi ricordo a memoria
i refusi dovuti alla scarsa qualità di quella videocassetta e quando rivedo il
film mi aspetto sempre che la voce di Franky a quel punto acceleri, o che la
faccia di Mirabella si deformi oppure che l’immagine zompi su titoli di coda
ecc..
E intanto però, citando il film, “avevo sparagnato 5mila
lire..” ..lo so, nel film sono 7mila ma da Don Armando 5mila lire era il prezzo
di una videocassetta, per me non era facile apparare quei soldi; regali del
nonno, spicci rubacchiati da sopra al comò quando papà svuotava le tasche
ecc.. facevo enormi sacrifici,
privandomi di dolciumi e Supersantos, ma
quando alla fine ci riuscivo era festa grande , mi vestivo di tutto punto (era
domenica mattina, mammà ci teneva a mandarmi in giro sistemato) impugnavo la
mia 5mila lire e mi incamminavo verso il negozio di Don Armando. Passavo fuori
al bar “Santo Spirito” che faceva una pizza fritta che era qualcosa di
meraviglioso, l’odore invadeva tutta la strada, caro Massimo quante volte sono
stato sul punto di cedere, ma poi rigavo sempre dritto verso la Videoteca di
Don Armando.
Quello era un giorno speciale avrei finalmente completato la
mia collezione, arrivai sparato dal Don Armando con la mia 5mila lire in bella
vista e ritirai “Pensavo Fosse Amore invece era un calesse”, ovvero “Pens.
Fosse Amore” …evvai.. è fatta! Ho finito! Saluto Don Armando, che ovviamente
non ricambia, faccio per andar via ma all’ultimo istante manco se me lo sentivo
alzo la testa verso il “reparto Troisi” e che ti vedo?... 2 nuovi film!!! Ma
come?? E da dove sono usciti??.. chiedere spiegazioni a Don Armando era inutile,
rimasi li a contemplare quelle videocassette per qualche minuto, immobile, “Che
ora è” e “Il Viaggio di Capitan Fracassa” con Troisi vestito da pulcinella in
copertina, e io non ne sapevo niente, provai un misto tra eccitazione e
delusione; c’erano ancora film di Troisi che non conoscevo e potevo vedere ma
adesso dovevo apparare almeno altre 10mila lire! Un impresa quasi impossibile, almeno
a breve termine.
Così mi venne l’idea per completare la mia collezione a
costi più accessibili: il videoregistratore!! Avevo studiato tutto nei
dettagli, ogni tanto in Tv davano i film di Troisi e io avrei potuto
registrarli, dimezzando così i costi! E potendomi
mangiare anche una pizza fritta di domenica mattina alla faccia di Don Armando!
Il sistema consisteva nel comprare la settimana prima la giuda tv dal
giornalaio, circa 1000lire, studiarla tutta, e quando capitava un film di
Troisi passare alla fase successiva, solo però dopo aver ritagliato la
locandina del film dalla guida tv.
Andavo nel negozio di elettronica a comprare una
videocassetta vuota della durata di 180 minuti, circa 2000lire, ovviamente un
film all’epoca durava al massimo 90-100 minuti, però non si poteva mai sapere.
Avvisavo mamma e papà che quella sera la camera da letto,
dove era ubicato il videoregistratore, era off limits, e passavo tutta la
durata del film seduto a terra con l’indice e il medio sui tasti rec e stop,
perché ad ogni stacco pubblicitario dovevo fermare la registrazione e
riavviarla nel preciso momento in cui ripartiva il film, guai a perdersi
qualche secondo prezioso.
Così riuscii a completare la mia collezione che era esposta
in bella mostra sulla parete attrezzata del soggiorno, al sicuro (mamma non
avrebbe permesso a nessuno di entrare nel soggiorno senza autorizzazione) e
penso che per almeno 3-4 anni ho visto un film di Troisi al giorno, senza mai
sgarrare.
Da grande poi lavorando sono riuscito a comprare i dvd
addirittura originali, nella versione
Deluxe ecc… però una videocassetta di quelle l’ho conservata, è lì nel mio
“reparto Trosi” personale, e quando l’occhio ci cade sopra mi ricordo quanto mi
faceva sentire meno solo Massimo Troisi.
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