martedì 11 novembre 2014

Le Patatinerie, La Chiavabilità e Bob Marlei.



Prima vennero a prendersi la musica ed io non dissi niente tanto ci stava Emule, poi vennero a prendersi il cinema ed io non dissi niente tanto 7 euri per andarci non me li potevo spendere, poi vennero a prendersi il calcio ed io non dissi niente tanto se Inler gioca titolare vo putite tenè, poi vennero a prendersi la fessa ed io non dissi niente tanto a stiento intosto, e infine vennero a prendersi il mangiare e io “oh ma mo’ ce fuss rutt nu poc o cazz!”.
Le patatinerie avanzano come il nulla a Fantasia, lo stesso nulla che ha fatto in modo che alle gente piacesse Biagio Antonacci, Tony Servillo, Britos e i  trans, porta via tutte le cose belle.
Chi non sa cantare canta e piace, chi non sa recitare recita e piace, e così via, il nulla ha vinto, ha fatto in modo che gli incapaci potessero piacere, poi però ha voluto strafare, si è buttato sul cibo, secondo me ha voluto fare lo sbruffone oppure ha perso una scommessa “no ja nullo, o mangià nun se tocca, mica a gent è accussì scema”.. “e vuò verè che ci riesco!?”.. e così sono nate le patatinerie.
Non si tratta di gusti, so’ patane, patatine fritte, sono sempre esistite, le fa mamma tua e vengono meglio, allora perché fare una fila di ore e pagare una cifra spropositata per mangiarle? Perché il nulla ha vinto la scommessa.
Mo voi potreste pensare “Saittè ma chi si tu per dire a me cosa è bello e cosa no?!.. a me è patane me piacen!” .. pammoreddio.. la faccia mia sotto i piedi vostri, in fondo cos’è la bellezza? Andiamo proprio a snellire il concetto, facciamo l’esempio più stupido, l’aspetto fisico, quand’è che una persona può essere definita bella? quando è alta, snella, con doje zizz tant, occhi chiari ecc…? questo forse è il concetto di bellezza che il nulla ci ha fatto piacere, ma se ci pensate bene, quand’è che un uomo o una donna possono essere considerati belli? quando te li chiavassi mo’ mo’!.. quindi alla fine vale tutto, gli stereotipi della bellezza fisica crollano inesorabilmente sotto il peso della rattusamma, perché magari tu sei convinto che ti piace la femmina alta, bionda, cu doje zizz tant ecc.. poi magari incontri una donna corta, mora, cu doje zizz tant che però, come si dice, ti “corrisponde” a livello inguinale, allora la bellezza diventa chiavabilità, e secondo me il concetto può essere allargato a qualsiasi cosa bella, musica, film, libri ecc.. dovrebbero risultare belli non perché il mondo, il nulla, ecc.. come cazzo lo volete chiamare ha deciso che lo sono ma perché te li chiavassi mo’ mo’!.. cioè in senso metaforico non che te li chiavi veramente come i Pazzi su Realtime che infilano i peni nelle marmitte delle macchine. 
Io ormai sono giunto alla lucida e incontrovertibile conclusione che noi viviamo in Matrix, la realtà non esiste ma è solo una specie di The Sims 15 ProEvolution 3D, e puoi renderti conto che stai vivendo in Matrix quando il programma presenta dei refusi, degli errori di sistema (come quando in Golden Axe il nanetto si ingrippava e ti abbuffava di giarre blu) per esempio io la mattina faccio una strada secondaria per andare a lavoro, e vedo sempre una vecchia sul marciapiede, ogni volta che passo penso sempre la stessa cosa “uamenabell! Puozz ittà o sang e quant si brutt!” perché la vecchia di cui sopra veramente è il cesso, corta, senza denti, capelli inzevati, le zizze a tracolla, le cosce a tarallo, e i lineamenti del viso di un trolls dopo che Aragon ci ha affellato la faccia, e poi veste in modo imbarazzante; minigonne, maglie leopardate, leggins ecc.. che io lo sempre presa per una pazza che vagava spaventando i bambini.  Mo l’altro giorno la vedo che sta paralando con un viecchio dentro a un treruote carico di patane, e allora ho avuto l’illumazione, è una zoccola! Infatti poco dopo entra nel treruote e si infratta nelle terre insieme al vecchio campagnuolo.
Mo vi chiederete “Saittè ma che ci azzeccano le patatinerie con la vecchia puttuna?” e invece ci azzecca, prima per il discorso della chiavabilità di cui sopra, magari al viecchio campagnuolo quel cesso a viento di vecchia ci corrisponde, oppure ci piace solo perchè è l’unica che è disposta a chiavare con un viecchio spuorco di terra e surore in cambio di 10 uova e una sacchetta di cipolle, come a voi vi piacciono le patatinerie perché se la gente è disposta a fare quella fila allora so buone, è una specie di limite autoimposto di chiavabilità.
Mo’ ci avete presente quelle vacanze all-inclusive su un isola tropicale? quelle che sembrano le olimpiadi dello sfunno, che tu che ti credevi una bituniera ti senti mortificato guardando il tuo cornetto e cappuccino mentre il tedesco affianco si sfonna di uove fritte e wurstel alle 7 del mattino? quelle vacanze che ti danno il braccialetto all-inclusive che ti da i superpoteri dello sfunno che se lo perdi ti cominciano a cadere i capelli e ti fai bianco bianco come Smigol? quelle vacanze che “curry primo nemico, ananasso secondo”? quelle vancanze che ormai padrone della lingua anglosassone al bar ordini un “fulleight” perché vuoi un chinotto? Quelle vacanze che se il barista ti dice che il chinotto non è previsto dall’all-inclusive sei cazzo di chiamare l’ambasciata e far succedere uno scuonceco diplomatico internazionale? Io ci sono stato, e mi sono fatto subito a conoscere, anche perché nel villaggio la maggior parte dei turisti erano inglesi, quindi per loro io ero una specie di rom, quello che però ho notato è che l’inglese ha una sua concezione dell’isola tropicale, e cioè Bob Marlei, nel senso che pure se sta menato su isola dell’oceano pacifico a 15 ore di fuso orario dalla Jamaica, l’inglese nun vo’ sapè nient, iss è Bob Marlei, basta che vede una palma e la spiaggia bianca, iss è Bob Marlei, allora chi viene viene a cantare nel villaggio lui o richiede o pretende di cantare “No Woman No Cry” sempre e comunque, perché iss è Bob Marlei, quindi mi sono sciroppato nell’ordine le seguenti versioni di “No Woman No Cry”: Swing, a cappella, rockabilly, country, tammurriata ecc.. e non ve lo dico proprio quando venne il tipo mulatto rasta che però si mise a cantare Peter Tosh, stava succedendo il linciaggio.
Mo’ voi vi starete chiedendo “Saittè ma che ci azzeccano le patatinerie e le vecchie puttane con Bob Marlei” e invece ci azzecca, per farvi capire che ognuno è convinto di avere la sua visione delle cose che magari è solo dettata da una convinzione socialmente accettata da tutti ma che non corrisponde alla realtà. A me per esempio Bob Marlei mi ricorda Praia a Mare, perché all’epoca tenevo una musicassetta by Erry “the Best Of Bob Marlei” e mi drogavo abbastanza (ero disoccupato, li tenevo i soldi per drogarmi non come mo’ che lavoro) e allora ero convinto che se mi mettevo a cantare “dont worry about a thing couse every little things gonne be alright..” sulla sagliuta di Lagonegro poi la mia cinquecento, stracolma di tende e sacchi a pelo, non sarebbe andata in ebollizione, cose che però puntualmente accadeva, ragion per cui non mi piace il raggae.
Poi ci si è messo pure Facebook che ha creato la convinzione per cui per piacerti una cosa devi essere per forza un azzeccato, non ti può piacere per esempio una canzone e basta, devi sapere chi la canta, gli autori, l’autobiografia autorizzata a memoria e devi scaricarti la discografia, sennò viene qualche altro azzeccato più di te che ti dice che in realtà non ti piace veramente quella canzone perché non sei psicopatico come lui, o peggio se magari ti piace qualcosa di imbarazzante tipo i Ricchi e Poveri non lo puoi palesare sennò i cumpagnielli tuoi ti pareano addosso. Ovviamente tutto ciò porta ad una certa confusione.
Quindi io direi che sarebbe il caso di aprire le vostre menti, lasciarsi trasportare senza pensare a niente e a nessuno, senza nessun condizionamento sociale e/o culturale, solo così le vecchie puttane torneranno a fare le cazzette, Tony Servillo si trova una fatica seria, Inler jett o sang in panchina, le patane fritte tornano ad essere un contorno, Bob Marlei se ne torna in Jamaica e si riesce tutti a capire cosa ci piace veramente… cosa ci chiavassimo mo’ mo. 

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