mercoledì 4 gennaio 2017

Il Mio Pino Daniele



Ad un certo punto dell'adolescenza di un giovane napoletano si passava (si passa e si passerà) attraverso la fase Pino Daniele, è quasi qualcosa di biologico, qualche fratello o cugino maggiore te lo fa scoprire e a quel punto diventa una specie di droga, ne vuoi sempre di più. Adesso c'è internet, noi avevamo la radio e le musicassette by erry. E' stato l'ultimo Re di Napoli, l'ultimo vero artista che dall'innovazione ha creato tradizione, che poi è il vero segreto che spinge la cultura napoletana da secoli in tutto il mondo. Dopo di lui solo saltimbanchi che mungevano mamma Napoli dalla zizza del folklore e del luogo comune. Il giorno della sua Morte mi sono svegliato diverso, più triste sicuramente, ma anche più solo, più sconfortato e più arreso.

Ricordo n.1: quando era guagliunciello io l'internet non ci esisteva, e anche volendo fare le persone per bene al mio paese non ci stava manco un negozio di dischi (musicassette) originali, quindi per procurarsi la musica di Pino Daniele le alternative erano due: o passare pomeriggi interi ascoltando la radio nella speranza che passassero qualche canzone di Pino e registrarla sulla tua musicassetta "vergine", ma ovviamente era difficile tra lo zapping radiofonico acchiapparne una dall'inizio e senza il dj logorroico che ci parlasse da sopra, quindi venivano fuori compilascion alquanto strane con pezzulli di canzone sparsi che ti lasciavano l'amaro in bocca oppure la seconda alternativa era apparare una 5mila lire e la domenica mattina svegliarsi presto per fare qui 3-4 chilometri a piedi e arrivare a piazza San Ciro a Portici dove in un angolo parcheggiava la Ritmo delle meraviglie, apriva il cuofano e sbucavano casciette di plastica piene di musicassette fauze Mixed by erry con tutta la discografia di Pino Daniele più qualche compilascion fatta di propria iniziativa da erry in base ai suoi gusti personali,per poi tornare a casa, chiudersi nella stanzetta, e con le cuffie quelle giganti e lo stereo coi pallini rosa sulle antenne della Philips scoprire sensazione fino ad allora sconosciute al tuo organismo, darei 10 anni di vita per riprovare l'emozione di ascoltare una canzone di Pino Daniele per la prima volta.. per anni ho creduto che "Tra Musica e Magia" fosse stata fatta da Erry e solo in età adulta ho scoperto invece che ci esisteva veramente e iniziava così..


Ricordo n.2: la domenica mattina ti veniva a prendere il cumpagniello tuo appena patentato con la ford fiesta usata nuova tenuta come una reliquia, e si faceva il giro di citofonate per apparare la cumitiva di 6-7 scaurachiuvi stipati nella fiesta come alici sott'uoglio per andarsi a fare la camminata freschi docciati e coi panni buoni, di solito il giro comprendeva 2-3 soste culinarie; pizza fritta e graffa erano obbligatorie e finiva sul lungomare di Napoli, io ero quello addetto a portare la musicasetta, e quando c'era una bella giornata di sole schiavo la mia preferita di Pino Daniele fatta da me medesimo e che dopo "Che Soddisfazione" portava la canzone che ancora oggi quando la sento "PizzaFrittaGraffaCumpagnielliMareSoleBraccioFuorialFinestrinoDomenicaMattinaFelicitàAmiciziaCheNunTornaChiù" ed era questa...


 
Ricordo n.3: mi presi la patente pure io e mi comprai una 500 del 1994 rossa ferrari, poi mi misi pure a fare all'amore e quindi finalmente tenevo un alcova per i miei incontri amorosi. Andavo a prendere a mugliera (che allora era solo nammurata) e ci incamminavano sopra al Vesuvio in cerca di una piazzola di sosta o una pineta libera. Non mi portavo i giornali per tappezzare la macchina ma per fare il tipo sciolto e disinvolto la tappezzavo con i vestiti che tenevo addosso, infatti vestivo a strati pure il 25 agosto. Quando nessun guardone mi constringeva a guidare nudo per tutto il parco nazionale del Vesuvio riscuscivamo nel nostro intento e dopo avermi fatto abbronzare le pacche dalla luna, ritiravo tutti i panni, mi mettevo l'amore della mia vita sotto alla scella, mettevo a folle e scendevo col piede sul freno tutto il Vesuvio, col panorama del Golfo illuminato davanti, per andarci a mangiare una pizza alla "Casa Rossa" o alla "Roccia".... il sottofondo dopo amplesso era sempre lo stesso .. questo qua.. la pace dei sensi popio.. 


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