Ad un certo punto dell'adolescenza di un giovane napoletano
si passava (si passa e si passerà) attraverso la fase Pino Daniele, è quasi
qualcosa di biologico, qualche fratello o cugino maggiore te lo fa scoprire e a
quel punto diventa una specie di droga, ne vuoi sempre di più. Adesso c'è
internet, noi avevamo la radio e le musicassette by erry. E' stato l'ultimo Re
di Napoli, l'ultimo vero artista che
dall'innovazione ha creato tradizione, che poi è il vero segreto che spinge la
cultura napoletana da secoli in tutto il mondo. Dopo di lui solo saltimbanchi
che mungevano mamma Napoli dalla zizza del folklore e del luogo comune. Il giorno della sua Morte mi sono svegliato diverso, più triste sicuramente, ma anche più
solo, più sconfortato e più arreso.
Ricordo n.1: quando era guagliunciello io l'internet non ci
esisteva, e anche volendo fare le persone per bene al mio paese non ci stava
manco un negozio di dischi (musicassette) originali, quindi per procurarsi la
musica di Pino Daniele le alternative erano due: o passare pomeriggi interi
ascoltando la radio nella speranza che passassero qualche canzone di Pino e
registrarla sulla tua musicassetta
"vergine", ma ovviamente era difficile tra lo zapping radiofonico
acchiapparne una dall'inizio e senza il dj logorroico che ci parlasse da sopra,
quindi venivano fuori compilascion alquanto strane con pezzulli di canzone
sparsi che ti lasciavano l'amaro in bocca oppure la seconda alternativa era
apparare una 5mila lire e la domenica mattina svegliarsi presto per fare qui 3-4 chilometri a piedi e
arrivare a piazza San Ciro a Portici dove in un angolo parcheggiava la Ritmo
delle meraviglie, apriva il cuofano e sbucavano casciette di plastica piene di
musicassette fauze Mixed by erry con tutta la discografia di Pino Daniele più
qualche compilascion fatta di propria iniziativa da erry in base ai suoi gusti
personali,per poi tornare a casa, chiudersi nella stanzetta, e con le cuffie
quelle giganti e lo stereo coi pallini rosa sulle antenne della Philips
scoprire sensazione fino ad allora sconosciute al tuo organismo, darei 10 anni
di vita per riprovare l'emozione di ascoltare una canzone di Pino Daniele per
la prima volta.. per anni ho creduto che "Tra Musica e Magia" fosse stata
fatta da Erry e solo in età adulta ho scoperto invece che ci esisteva veramente
e iniziava così..
Ricordo n.2: la domenica mattina ti veniva a prendere il
cumpagniello tuo appena patentato con la ford fiesta usata nuova tenuta come
una reliquia, e si faceva il giro di citofonate per apparare la cumitiva di 6-7
scaurachiuvi stipati nella fiesta come alici sott'uoglio per andarsi a fare la
camminata freschi docciati e coi panni buoni, di solito il giro comprendeva 2-3
soste culinarie; pizza fritta e graffa erano
obbligatorie e finiva sul lungomare di Napoli, io ero quello addetto a portare
la musicasetta, e quando c'era una bella giornata di sole schiavo la mia
preferita di Pino Daniele fatta da me medesimo e che dopo "Che
Soddisfazione" portava la canzone che ancora oggi quando la sento
"PizzaFrittaGraffaCumpagnielliMareSoleBraccioFuorialFinestrinoDomenicaMattinaFelicitàAmiciziaCheNunTornaChiù"
ed era questa...
Ricordo n.3: mi presi la patente pure io e mi comprai una
500 del 1994 rossa ferrari, poi mi misi pure a fare all'amore e quindi
finalmente tenevo un alcova per i miei incontri amorosi. Andavo a prendere a
mugliera (che allora era solo nammurata) e ci incamminavano sopra al Vesuvio in
cerca di una piazzola di sosta o una pineta libera. Non mi portavo i giornali
per tappezzare la macchina ma per fare il tipo sciolto e disinvolto la tappezzavo con i vestiti che tenevo addosso, infatti
vestivo a strati pure il 25 agosto. Quando nessun guardone mi constringeva a
guidare nudo per tutto il parco nazionale del Vesuvio riscuscivamo nel nostro
intento e dopo avermi fatto abbronzare le pacche dalla luna, ritiravo tutti i panni, mi mettevo l'amore della mia vita sotto
alla scella, mettevo a folle e scendevo col piede sul freno tutto il Vesuvio,
col panorama del Golfo illuminato davanti, per andarci a mangiare una pizza alla
"Casa Rossa" o alla "Roccia".... il sottofondo dopo
amplesso era sempre lo stesso .. questo qua.. la pace dei sensi popio..
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