sabato 27 aprile 2013

Orip Orap: Giggino Non è sempre un amico.



L’hip pop partenopeo è storia. Ma volendo lo si può raggruppare in due grandi categorie di rapper. Quelli dei centri sociali comunisti che schifano i guardi e Quelli che vogliono fare i malamenti cammurristi che schifano i guardi. Io mo tengo un caro amico che vuole fare il rapper però di mestiere fa la guardia giurata fuori a leruà marlèn. Mo quindi non può fare parte di queste categorie perché si dovrebbe schifare stesso a lui. Allora gli ho creato una categoria apposta di rapper che non schifano i guardi: I rap neomelodici. In particolare lui dice che vuole creare il filone Resina Style e si è dato il nome di Orip Orap. Questa è la sua nuovissima hit!!


GIGGINO NON E’ SEMPRE UN AMICO

Sto 3 juorn ca sto in fila
Pe nu panin addu giggin
Frieriell provola e porchett
Me scenn o cor int’a vrachett
Che tipa bella saggerat
Che sta beven na aranciat
Ncopp pugliano t’aggia addichiat
Staje cu stu turz e nammurat
Metr ordinav e patatin
Se ne sarà accort pur giggin
Ca sta allampann nu wrustel
Che io sul a te te teng ment
Mo sarà a famm o sta peron
O fors addore re puparuol
Ma già me song nammurat
Ma fors è sul ca sto arrapat
mo cu na scus m’avvicin
“scusa bella tien a centtin?”
Ma o nammurat se fa annanz
È già me ven o mal e panz
“uè carino vuoi fumare?”
Che voce strana nun è normale..
“ti offro qualcosa?, si tropp bell!”
ma chist allora è a fungetiell!
“mi fissavi, me ne so accort”
E io già me sent o cul rutt
E pure arrivato o turno mio
Ma forse e meglio che m’avvio
Fuje riun e muort e famm
E ca strisciat int a mutant
Ma po m’appost chiù luntan
E me par e verè nu fatt stran
Ce sta sta tipa cu giggin
nguattat addret o furguncin
pure si è scur nun me sto sbagliann
nun è nu wrustel ca se sta magnann
caro giggino si semp o mast
si o’ nummer 1 cu chella piastr
però scusa se te lo dico
tu non sei sempre un amico!

lunedì 15 aprile 2013

"Chell & Chell" by DD&G



Ho realizzato il sogno segreto di tutti quanti; grazie ai link geniali, alle foto coi filtri e alle battute sarcastiche sull’attualità su facebook e twitter, la mia visibilità sociale è schizzata a livelli esagerati tanto che non solo ho avuto la possibilità di avere una vita sociale degna di un detenuto al 41 bis ma addirittura ho avuto una proposta di lavoro. Io lo sapevo che il cazzeggio totale alla fine avrebbe dato i suoi risultati.
Infatti, grazie a un taggamento di un mio cumpagniello delle elementari, sono stato scritturato per la realizzazione di uno spot televisivo da un noto stilista di San Giuseppe Vesuviano, Di Domenico Gianluca, titolare del marchio DD&G, che dopo aver lanciato la sua collezione primavera-stagione di abbigliamento contraffatto, ha deciso di lanciare anche il suo profumo unisex come i grandi stilisti femminielli, anche se a lui piace anche la patana, è bisex.
Infatti al primo nostro “work up meeting conference” presso l’hotel-ristorante-trattoria-pizzera “Continental” di Ottaviano, proprio mentre addentavo una zuppelella di pastacrisciuta gli ho fatto notare questo fatto: Come mai un vestito, un profumo, un gadget ecc.  che può essere usato sia da un uomo che da una donna viene chiamato Unisex, mentre una persona che può fare le purcharie sia con un uomo che con una donna viene chiamata Bisex??
Allora, sull’insalata di purpo si è accesa la lampadina; lanciamo il primo profumo Bisex della storia! Che è uguale a quello unisex ma comunque è il primo che si chiama così! E ci facciamo un bel spot come quelli degli stilisti importanti che non si capisce niente con inquadrature e testi a cazzo. 
Il nome lo ha scelto lo stilista e a me piace abbastanza: “Chell & Chell” by DD&G da non leggere in francese sennò diventa “Scell & Scell” che come nome per un profumo non è l’ideale.
Mo' ho buttato giù 2-3 idee su come potrebbe essere impostato lo spot. Fatemi sapere quale preferite:

  • Prendiamo un trans, uno bello però, che non si capisce subito che è trans, coi capelli corti, lo mettiamo sopra un letto a baldacchino con le lenzuola bianche di seta che ci coprono le vergogne che così mi sembra un uomo, con una canzone di Giovanni Allevi in sottofondo e un femminone affianco che si fuma una sigaretta elettronica che si capisce che hanno appena fatto le fetenzie, poi bussa uno tipo Bradd Pitt allampato, allora il femminone se ne scappa per la finestra e il trans si scioglie i capelli, si fa la barba a volo a volo e poi si mette il nostro profumo a tipo dopobarba e poi con la voce suadente tipica dei trans sussurra: ”a me me piace Chell & Chell” con la scritta sotto “by DD&G”

  • Prendiamo un trans, uno bello però, che non si capisce subito che è trans, gli mettiamo una vesta a fiori lunga e una canzuncella allegra in Francese in sottofondo così lui comincia a ballare tutto sbarazzino per la sua villa esagerata, poi arriva in cucina, apre il frigo e ci sta solo una patana e una carcioffola, le mette sul tavolo e fa la faccia indecisa come se non sapesse cosa scegliere, tipo con lo sguardo verso l’alto e che si accarezza il pizzetto con le dita, poi facciamo un primo piano sulla tiella sul fuoco, il coperchio si alza e escono la carcioffola con la patane in umido, allora lui ne prende una forchettata e poi con la voce suadente tipica dei trans sussurra: ”a me me piace Chell & Chell” con la scritta sotto “by DD&G"

  • Prendiamo un trans, uno bello però, che non si capisce subito che è trans, lo vestiamo anni 60 e lo mettiamo alla giuda di una 1100 spider scappotata, tutto in bianco e nero con una canzone di Mal dei Primitives in sottofondo e un femminone seduto affianco tipo Telma e Luise che guidano sulla costiera amalfitana. Poi arrivano sulla spiaggia e la macchina si rompe allora si fanno dare un passaggio su una varchetella da un piscatore tipo Jud Low allampato, una volta in mezzo al mare il piscatore aiza la rezza piena di cefali e nel girasi per scaricarla sulla barca si accorge che le due femmine si stanno maniando per tutto parte, allora si butta pure lui in mezzo ma mette la mano in mezzo alle cosce del trans e alza un cefalo che era scappato dalla rezza. Allora tutti e tre si mettono a ridere e il piscatore con la voce suadente tipica dei piscatori sussurra: ” no fa nient. pure a me me piace Chell & Chell” con la scritta sotto “by DD&G"

giovedì 4 aprile 2013

La Pseudo-Jastemma.



La Jastemma (Bestemmia) è un argomento tabù difficile da affrontare sia per i credenti che per gli atei, anche se è osteggiata da tutti gli autori di reality, nella vita reale quotidiana del paese se ne fa largo uso, quindi penso sia il caso di approfondire.
Personalmente ho sempre ritenuto la Jastemma un fatto religioso abbastanza positivo; un atto di fede eccezionale, se ci pensate bene bestemmiando non solo stai ammettendo senza dubbi o esitazioni l’esistenza di un Dio ma addirittura gli stai riconoscendo il potere di controllare o a limite influenzare gli avvenimenti della tua vita e il tuo destino, insomma con tre parole stai facendo una professione di fede potente e concisa.
E inoltre credo che Dio sia una persona poco suscettibile quindi la gente che jastemma non mi da particolarmente fastidio tranne gli atei, in quel caso a darmi fastidio non è tanto l’offesa al vip religioso di turno ma l’incoerenza e soprattutto la vigliaccheria, infatti è da vigliacchi prendersela con qualcuno che a tuo parere non ci azzecca niente, e poi inoltre ho notato che gli atei se la prendono quasi sempre con Gesù, e in particolare con Gesù nei momenti della sua vita più difficili, infatti l’oggetto della jastemma è quasi sempre “Gesù bambino” oppure “Gesù Cristo in croce” in pratica i momenti della sua vita in cui era più vulnerabile, li vorrei vedere a jastemmare “Gesù che resuscita Lazzaro” oppure “Gesù che esorcizza una vecchia” farebbero la merda nella mutanda per paura di ritorsioni, in pratica se solo fosse riportato in qualche vangelo questi atei vigliacchi jastemmerebbero anche a “Gesù seduto sulla tazza”.
Ci sono popoli che hanno reso la Jastemma famosa in tutto il mondo come i Toscani o i Marchigiani che in  pratica la usano tipo intercalare, o anche per salutarsi, o addirittura quando gli succede qualcosa di positivo in segno di ringraziamento, al sud invece abbiamo più remore nel Jastemmare gratuitamente per due motivi principali; primo abbiamo questo innato timore referenziale nei confronti dell’olimpo cattolico un po’ come gli arbitri qualche anno fa con la Juventus che poi si scoprì che era Moggi che li chiamava, insomma può pure essere che non jastemmiamo perché il pataterno ci chiama, ma non lo sapremo mai con certezza perché in quel caso saremmo morti, secondo ci “apariamo” la cosiddetta palla, insomma nel dubbio evitiamo perché nun se po mai sapè, meglio non inimicarsi nessuno che già stiamo abbastanza inguaiati così.
Quindi con la creatività che lo contraddistingue il popolo partenopeo ha trovato un escamotage a mio parere geniale: la Pseudo-Jastemma, in pratica una bestemmia edulcorata con la quale si lascia intendere solamente, tramite un assonanza o un gioco di parole, il soggetto a cui è rivolta la jastemma senza però mai nominarlo, una specie di blasfemia soft che non va però a incappare nel codice civile o penale cattolico, che pure San Pietro con la sua equipe di avvocati non ti può dire niente.
Io ho classificato le Pseudo-Jastemme in tre grandi categorie che sono le seguenti:

  1. Pseudo-Jastemme Razziste: in pratica come recita il primo Comandamento “non avrai altro Dio all’infuori di me” quindi tutti gli altri Dei ufficialmente non riconosciuti possono essere offesi gratuitamente senza conseguenze. Fanno parte della categoria sia Dei riconosciuti all’estero come Buddha, Allah, Maometto ecc. o anche Dei frutto di pura fantasia, uno su tutti “il Pataturco” che ha solo il sentore islamico ma in realtà, ho chiesto conferma ad un mio amico egiziano, nel Corano non viene mai nominato. È escluso da questa categoria l’ebraismo, perché il Dio da jastemmare in pratica sarebbe lo stesso dei cattolici, però l’antisemitismo viene comunque praticato largamente rivalendosi sul popolo ebraico con offese tipo “Rabbino” che sta ad indicare una persona particolarmente taccagna e stacanovista oppure, come amava epitetarci la mia cara e defunta nonnina quando non volevamo andare a messa, “Ebbrei” (rigorosamente con due B), ad indicare persone senza fede e schifate dal padreterno. Addirittura una volta ho sentito un amico jastemmare gli “Are-Crishna” e con mio grande stupore tutti i presenti gli hanno risposto in coro “Nacc’ Are Are, ‘Nacc Crishna Crishna”.

  1. Psuedo-Jastemme Pseudo-Mariane: in pratica per quanto riguarda le maronne il jastemmatore ha l’imbarazzo della scelta (vedi qui http://cirosaittello.blogspot.it/2012/12/festa-al-paese.html) ed anche per le pseudo-Jastemme le vie da seguire sono varie; si può puntare su madonne in realtà non esistenti tipo “Madonna di Portici”: in realtà il territorio di Portici religiosamente è controllato da San Ciro e nessuna Madonna si permetterebbe di sconfinare. Oppure si opta per un luogo di fantasia tipo “Madonna di Purchiano di Nola”  oppure “Madonna di Mordor” ecc… Altra sottocategoria riguarda le assonanze, gli esempi più diffusi sono : “Mannacc a’ Marina” che molti fanno risalire alla marina militare borbonica durante il risorgimento, ma più probabilmente è riferita a Via Marina, strada secondaria partenopea particolarmente trafficata e piena di semafori che quindi incita alla jastemma. Altro esempio è  “Mannacc a’ Marosca” dal sentore ispanico è in realtà una località portoghese, in antichità la jastemma deve essere stata importata dal Portogallo insieme alle arance.

  1. Pseudo-Jastemme No-Sense: in questa categoria i miei compatrioti danno il meglio di sé, anche qui però bisogna fare delle distinzioni: le Pseudo-Jastemme no-senso pure e crude e quelle che hanno comunque un riferimento religioso anche lontanissimo. Esempi di Pseudo-Jastemme no-sense pure sono:

  • “Mannacc Atripalda”  località dell’avellinese.
  • “Mannacc tutt cos” invettiva contro l’intero universo.
  • “Mannacc a’Culonna” letteralmente Colonna, forse introdotta in epoca greco-romana dai non-vedenti.
  • “Mannacc o’can e caccia” cane da caccia, non è una jastemma animalista ma è usata semplicemente per fare la rima.

Esempi di Pseudo-Jastemme no-sense a sfondo religioso.

  • “Mannacc San Bizio a Croc” San Tizio alla Croce, santo non ben identificato.
  • “Mannacc Tutt e Sacripaldi” Tutti i Sacripaldi, antiche divinità di cui non ci sono testimonianze o fonti in letteratura.
  •  “Manacc San Crispino” vera jastemma involontaria perché San Crispino è esistito veramente ma in questo caso si intende una marca di vino di scarsissima qualità.
  • “Manacc o sacrestan ra chies e Pugliano” Manaccia il sacrestano della chiesa di Pugliano, mia personalissima jastemma promulgata una volta in presenza di una signora anziana, vicina di casa di mia nonna, abbastanza antipatica che si offese a morte perché il soggetto della jastemma in questione era suo nipote, ma io non lo potevo sapere, o forse si…