La Natività di DiegoArmando ovvero Non esiste altro DiegoArmando prima del Napoli a meno che tu non sia Ebreo o Juventino.
Dal Vangelo secondo Carmando
A quel tempo in terra santa di Galilea e
più precisamente a Barcellona, il governatore Cesare Augusto Josep Lluís Nuñez ordinò che si facesse il censimento di tutti i suoi giuocatori.
Anche DiegoArmando dovette quindi lasciare
la terra natia arghentina per presentarsi, nella terra santa della paiella e
della Cempions Lig, al cospetto del tiranno.
Ad accoglielo trovò tre re magi venuti da
terre lontane, Ferlaino, Juliano e Canè, evidentemente presente solo per fare
la parte re magio necro.
I re magi portarono in dono al governatore
Cesare Augusto Josep Lluís Nuñez, oro , incenso, Carannante e 13 miliardi da pagare in comode rate.
Cesare Augusto Josep Lluís Nuñez accettò l’oro, l’incenso e i 13 miliardi, anche in comode rate, baste
che vi portate a Carannante. Lasciando che il figliuol prodigo abbandonasse la
casa paterna.
Così DiegoArmando vagò per 40 giorni e 40
notti nel deserto calabro-lucano resistendo alle tentazioni del maligno
Giovanni Agnelli e arrivò nella città santa di Napoli il 24 dicembre verso le
24, coincidenze, entrando da Porta Capuana a dorso di un ciuccio pittato di
azzurro e accolto da tifosi in giubilo con palme, ulivi e striscioni con
scritto JUVEMMERDA.
Fu allora presentato da Ferlaino al
cospetto di pastori, zampognari e tutti gli altri giornalisti con queste
parole:
Non temete: ecco, vi annuncio una
grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Omar Sivori, è
nato per voi un Salvatore, no Bagni, questo sa giocare. Ecco per voi il segno:
troverete avvolti in fasce, adagiati in una mangiatoia Zaini, Diari, Quaderni,
Magliette, Portachiavi ecc prendetene e diffondetene tutti perché dobbiamo
apparare la prima rata dei 13 miliardi.
Parola di DiegoArmando
Rendiamo grazie a DiegoArmando
Ammen
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