venerdì 30 ottobre 2015

La Natività di DiegoArmando

La Natività di DiegoArmando ovvero Non esiste altro DiegoArmando prima del Napoli a meno che tu non sia Ebreo o Juventino.



Dal Vangelo secondo Carmando

A quel tempo in terra santa di Galilea e più precisamente a Barcellona, il governatore Cesare Augusto Josep Lluís Nuñez ordinò che si facesse il censimento di tutti i suoi giuocatori.
Anche DiegoArmando dovette quindi lasciare la terra natia arghentina per presentarsi, nella terra santa della paiella e della Cempions Lig, al cospetto del tiranno.
Ad accoglielo trovò tre re magi venuti da terre lontane, Ferlaino, Juliano e Canè, evidentemente presente solo per fare la parte re magio necro.
I re magi portarono in dono al governatore Cesare Augusto Josep Lluís Nuñez, oro , incenso, Carannante e 13 miliardi da pagare in comode rate.
Cesare Augusto Josep Lluís Nuñez accettò l’oro, l’incenso e i 13 miliardi, anche in comode rate, baste che vi portate a Carannante. Lasciando che il figliuol prodigo abbandonasse la casa paterna.
Così DiegoArmando vagò per 40 giorni e 40 notti nel deserto calabro-lucano resistendo alle tentazioni del maligno Giovanni Agnelli e arrivò nella città santa di Napoli il 24 dicembre verso le 24, coincidenze, entrando da Porta Capuana a dorso di un ciuccio pittato di azzurro e accolto da tifosi in giubilo con palme, ulivi e striscioni con scritto JUVEMMERDA.
Fu allora presentato da Ferlaino al cospetto di pastori, zampognari e tutti gli altri giornalisti con queste parole:
Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Omar Sivori, è nato per voi un Salvatore, no Bagni, questo sa giocare. Ecco per voi il segno: troverete avvolti in fasce, adagiati in una mangiatoia Zaini, Diari, Quaderni, Magliette, Portachiavi ecc prendetene e diffondetene tutti perché dobbiamo apparare la prima rata dei 13 miliardi.

Parola di DiegoArmando

Rendiamo grazie a DiegoArmando

Ammen 

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