ODE AL SUPER SANTOS
Dell’arancia il colore
Del limone la forma
Della nafta l’odore
Una scritta ti adorna.
Quei disegni geometrici
Che ricordan Kandinskij
Linee e solchi asimmetrici
Quando ti buchi fischi.
Il Super Tele è leggero
Ed il Tango oneroso
Tu sei invece sparviero
E vai a viento orgoglioso.
Democratico balocco
Con colletta pagato
E se ti prende l’abbiocco
A cuscin delegato.
Quando al sette ti schiaccio
Con violenza animale
E slogandomi il braccio
Ah che suon celestiale!
Che rimbomba nell’aria
E se colpisci una faccia
La cazzimma arbitraria
All’immenso s’abbraccia.
A pasquetta rinasci
Oh fenice rotonda
E dal cofano esci
Con pression moribonda,
Ma la cura è già nota
Il gommista rassicura
Come fossi una rota
Applicar bucatura.
Tu regnate d’infanzia
Dei ricordi l’alcova
La tua legge denunzia
Chi ti schiatta ti pava.
Ed ad fine pasquetta
Al finir de’ vivande
Il letargo t’aspetta
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