lunedì 25 marzo 2013

ODE AL SUPER SANTOS



ODE AL SUPER SANTOS



Dell’arancia il colore

Del limone la forma

Della nafta l’odore

Una scritta ti adorna.

Quei disegni geometrici

Che ricordan Kandinskij

Linee e solchi asimmetrici

Quando ti buchi fischi.

Il Super Tele è leggero

Ed il Tango oneroso

Tu sei invece sparviero

E vai a viento orgoglioso.

Democratico balocco

Con colletta pagato

E se ti prende l’abbiocco

A cuscin delegato.

Quando al sette ti schiaccio

Con violenza animale

E slogandomi il braccio

Ah che suon celestiale!

Che rimbomba nell’aria

E se colpisci una faccia

La cazzimma arbitraria

All’immenso s’abbraccia.

A pasquetta rinasci

Oh fenice rotonda

E dal cofano esci

Con pression moribonda,

Ma la cura è già nota

Il gommista rassicura

Come fossi una rota

Applicar  bucatura.

Tu regnate d’infanzia

Dei ricordi l’alcova

La tua legge denunzia

Chi ti schiatta ti pava.

Ed ad fine pasquetta

Al finir de’ vivande

Il letargo t’aspetta

dentro ai cul delle Pande.




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