martedì 18 novembre 2014

Qundo mi apro io viene tutta la merda a galla


 il meglio del peggio di Saittello in questo libro scaricabile gratuitamente al seguente link: (Munezz!)


Quando Mi Apro io Viene tutta la Merda a Galla


e già che ci sono la versione della prima edizione della Saittella Enigmistica sempre scaricabile gratuitamente qui:

 La Saittella Enigmistica vol.1

La Saittella Enigmistica vol. 2

martedì 11 novembre 2014

Le Patatinerie, La Chiavabilità e Bob Marlei.



Prima vennero a prendersi la musica ed io non dissi niente tanto ci stava Emule, poi vennero a prendersi il cinema ed io non dissi niente tanto 7 euri per andarci non me li potevo spendere, poi vennero a prendersi il calcio ed io non dissi niente tanto se Inler gioca titolare vo putite tenè, poi vennero a prendersi la fessa ed io non dissi niente tanto a stiento intosto, e infine vennero a prendersi il mangiare e io “oh ma mo’ ce fuss rutt nu poc o cazz!”.
Le patatinerie avanzano come il nulla a Fantasia, lo stesso nulla che ha fatto in modo che alle gente piacesse Biagio Antonacci, Tony Servillo, Britos e i  trans, porta via tutte le cose belle.
Chi non sa cantare canta e piace, chi non sa recitare recita e piace, e così via, il nulla ha vinto, ha fatto in modo che gli incapaci potessero piacere, poi però ha voluto strafare, si è buttato sul cibo, secondo me ha voluto fare lo sbruffone oppure ha perso una scommessa “no ja nullo, o mangià nun se tocca, mica a gent è accussì scema”.. “e vuò verè che ci riesco!?”.. e così sono nate le patatinerie.
Non si tratta di gusti, so’ patane, patatine fritte, sono sempre esistite, le fa mamma tua e vengono meglio, allora perché fare una fila di ore e pagare una cifra spropositata per mangiarle? Perché il nulla ha vinto la scommessa.
Mo voi potreste pensare “Saittè ma chi si tu per dire a me cosa è bello e cosa no?!.. a me è patane me piacen!” .. pammoreddio.. la faccia mia sotto i piedi vostri, in fondo cos’è la bellezza? Andiamo proprio a snellire il concetto, facciamo l’esempio più stupido, l’aspetto fisico, quand’è che una persona può essere definita bella? quando è alta, snella, con doje zizz tant, occhi chiari ecc…? questo forse è il concetto di bellezza che il nulla ci ha fatto piacere, ma se ci pensate bene, quand’è che un uomo o una donna possono essere considerati belli? quando te li chiavassi mo’ mo’!.. quindi alla fine vale tutto, gli stereotipi della bellezza fisica crollano inesorabilmente sotto il peso della rattusamma, perché magari tu sei convinto che ti piace la femmina alta, bionda, cu doje zizz tant ecc.. poi magari incontri una donna corta, mora, cu doje zizz tant che però, come si dice, ti “corrisponde” a livello inguinale, allora la bellezza diventa chiavabilità, e secondo me il concetto può essere allargato a qualsiasi cosa bella, musica, film, libri ecc.. dovrebbero risultare belli non perché il mondo, il nulla, ecc.. come cazzo lo volete chiamare ha deciso che lo sono ma perché te li chiavassi mo’ mo’!.. cioè in senso metaforico non che te li chiavi veramente come i Pazzi su Realtime che infilano i peni nelle marmitte delle macchine. 
Io ormai sono giunto alla lucida e incontrovertibile conclusione che noi viviamo in Matrix, la realtà non esiste ma è solo una specie di The Sims 15 ProEvolution 3D, e puoi renderti conto che stai vivendo in Matrix quando il programma presenta dei refusi, degli errori di sistema (come quando in Golden Axe il nanetto si ingrippava e ti abbuffava di giarre blu) per esempio io la mattina faccio una strada secondaria per andare a lavoro, e vedo sempre una vecchia sul marciapiede, ogni volta che passo penso sempre la stessa cosa “uamenabell! Puozz ittà o sang e quant si brutt!” perché la vecchia di cui sopra veramente è il cesso, corta, senza denti, capelli inzevati, le zizze a tracolla, le cosce a tarallo, e i lineamenti del viso di un trolls dopo che Aragon ci ha affellato la faccia, e poi veste in modo imbarazzante; minigonne, maglie leopardate, leggins ecc.. che io lo sempre presa per una pazza che vagava spaventando i bambini.  Mo l’altro giorno la vedo che sta paralando con un viecchio dentro a un treruote carico di patane, e allora ho avuto l’illumazione, è una zoccola! Infatti poco dopo entra nel treruote e si infratta nelle terre insieme al vecchio campagnuolo.
Mo vi chiederete “Saittè ma che ci azzeccano le patatinerie con la vecchia puttuna?” e invece ci azzecca, prima per il discorso della chiavabilità di cui sopra, magari al viecchio campagnuolo quel cesso a viento di vecchia ci corrisponde, oppure ci piace solo perchè è l’unica che è disposta a chiavare con un viecchio spuorco di terra e surore in cambio di 10 uova e una sacchetta di cipolle, come a voi vi piacciono le patatinerie perché se la gente è disposta a fare quella fila allora so buone, è una specie di limite autoimposto di chiavabilità.
Mo’ ci avete presente quelle vacanze all-inclusive su un isola tropicale? quelle che sembrano le olimpiadi dello sfunno, che tu che ti credevi una bituniera ti senti mortificato guardando il tuo cornetto e cappuccino mentre il tedesco affianco si sfonna di uove fritte e wurstel alle 7 del mattino? quelle vacanze che ti danno il braccialetto all-inclusive che ti da i superpoteri dello sfunno che se lo perdi ti cominciano a cadere i capelli e ti fai bianco bianco come Smigol? quelle vacanze che “curry primo nemico, ananasso secondo”? quelle vancanze che ormai padrone della lingua anglosassone al bar ordini un “fulleight” perché vuoi un chinotto? Quelle vacanze che se il barista ti dice che il chinotto non è previsto dall’all-inclusive sei cazzo di chiamare l’ambasciata e far succedere uno scuonceco diplomatico internazionale? Io ci sono stato, e mi sono fatto subito a conoscere, anche perché nel villaggio la maggior parte dei turisti erano inglesi, quindi per loro io ero una specie di rom, quello che però ho notato è che l’inglese ha una sua concezione dell’isola tropicale, e cioè Bob Marlei, nel senso che pure se sta menato su isola dell’oceano pacifico a 15 ore di fuso orario dalla Jamaica, l’inglese nun vo’ sapè nient, iss è Bob Marlei, basta che vede una palma e la spiaggia bianca, iss è Bob Marlei, allora chi viene viene a cantare nel villaggio lui o richiede o pretende di cantare “No Woman No Cry” sempre e comunque, perché iss è Bob Marlei, quindi mi sono sciroppato nell’ordine le seguenti versioni di “No Woman No Cry”: Swing, a cappella, rockabilly, country, tammurriata ecc.. e non ve lo dico proprio quando venne il tipo mulatto rasta che però si mise a cantare Peter Tosh, stava succedendo il linciaggio.
Mo’ voi vi starete chiedendo “Saittè ma che ci azzeccano le patatinerie e le vecchie puttane con Bob Marlei” e invece ci azzecca, per farvi capire che ognuno è convinto di avere la sua visione delle cose che magari è solo dettata da una convinzione socialmente accettata da tutti ma che non corrisponde alla realtà. A me per esempio Bob Marlei mi ricorda Praia a Mare, perché all’epoca tenevo una musicassetta by Erry “the Best Of Bob Marlei” e mi drogavo abbastanza (ero disoccupato, li tenevo i soldi per drogarmi non come mo’ che lavoro) e allora ero convinto che se mi mettevo a cantare “dont worry about a thing couse every little things gonne be alright..” sulla sagliuta di Lagonegro poi la mia cinquecento, stracolma di tende e sacchi a pelo, non sarebbe andata in ebollizione, cose che però puntualmente accadeva, ragion per cui non mi piace il raggae.
Poi ci si è messo pure Facebook che ha creato la convinzione per cui per piacerti una cosa devi essere per forza un azzeccato, non ti può piacere per esempio una canzone e basta, devi sapere chi la canta, gli autori, l’autobiografia autorizzata a memoria e devi scaricarti la discografia, sennò viene qualche altro azzeccato più di te che ti dice che in realtà non ti piace veramente quella canzone perché non sei psicopatico come lui, o peggio se magari ti piace qualcosa di imbarazzante tipo i Ricchi e Poveri non lo puoi palesare sennò i cumpagnielli tuoi ti pareano addosso. Ovviamente tutto ciò porta ad una certa confusione.
Quindi io direi che sarebbe il caso di aprire le vostre menti, lasciarsi trasportare senza pensare a niente e a nessuno, senza nessun condizionamento sociale e/o culturale, solo così le vecchie puttane torneranno a fare le cazzette, Tony Servillo si trova una fatica seria, Inler jett o sang in panchina, le patane fritte tornano ad essere un contorno, Bob Marlei se ne torna in Jamaica e si riesce tutti a capire cosa ci piace veramente… cosa ci chiavassimo mo’ mo. 

martedì 28 ottobre 2014

Pinuccio Saggerato e Lodovico: “Te Vuless Verè al 41bis”



Finalmente è tornata di moda la Camorra. Stanno uscendo un sacco di libri, film, telefilm, parodie ecc.. che parlano dei cammurristi, come a tanti anni fa, infatti negli anni 70-80 si portava assai, anche allora c’erano tanti film, libri e soprattutto musicisti che si ispiravano alla rinomata organizzazione criminale, basti pensare che la rivalità Mario Merola – Pino Mauro a livello nazionale era seconda solo a quella Duran Duran – Spandau Ballett, e a livello locale ovviamente era prima.
Poi per un certo periodo non se ne è parlato più, ma quello si sa le mode sono cicliche, prima o poi doveva tornare, come le lente rayban, le scarpe lumberjak, i riloggi casio ecc… no che negli anni 90 - 2000 la camorra non fosse in attività eh.. è solo che non si portava più e non se la cacava nessuno, giornalisti, scrittori, registi ecc..non se ne fottevano proprio, come infatti i boss degli anni 90 non li conosce nessuno, e magari te li ritrovi su Telelibbera59 a fare il pezzotto di “Ballando con le stelle” oppure di “Tale e quale show” con il presentatore appicciato di lampade che presenta: “Signori ecco a voi Catiello Scognamiglio, detto O’ Lion, nei panni di Raffaele Cutolo!”.. (musichetta: assolo di chitarra di “O’Latitante”) … “O’ Malacarno è nu guappo e’ cartone!”.. (Applausi, bene, bravo, bis) La giuria formata da ex assessori locali della DC: “Bravo veramente, peccato per quel MalacarnO, ti capita spesso di sbagliare le ultime vocali, eh Cate, devi un poco migliorare questo aspetto”..(raffica di mitra, cambio giuria).. Nuova Giuria:  “Bravissimo, due gocce d’acqua, un applauso pure ai truccatori e ai parrucchieri..”
Comunque ho deciso di approfittare pure io di questa nuovo ritorno di fiamma per la Camorra, che visto che ci devo convivere tutti i giorni, almeno cerchiamo di farci uscire una cusarella di soldi. Purtroppo però il mercato è quasi saturo, allora mi è venuta un’idea, la cosa che più si portava negli anni 70-80 a livello di Camorra era il cantante di giacchetta; un cantante neomelodico che nelle sue canzoni faceva sempre la parte del malamento però senza mai dichiararsi apertamente un camorrista, di solito rimaneva sul vago, e vestiva sempre con completi beige-marrò di una misura più piccola. Per il nome la scelta è quasi obbligata perché il cantante di giacchetta si chiamava quasi sempre Giuseppe, o meglio, con un diminutivo di Giuseppe: Peppe, Peppino, Pino ecc.. per fare una cosa nuova ho optato per Pinuccio. Per il cognome anche qui la scelta è quasi obbligata, il neomelodico dell’epoca o usava un aggettivo (ovviamente non proporzionato alle proprie reali capacità canore)  tipo Peppe Bravo, Pino Masto, Peppino Checazzo ecc.. oppure copiava, cambiandolo leggermente, il cognome a un altro neomelodico più famoso tipo Peppe Mauri, Peppino Merolla, Pino Bruno..ecc.. quindi volendo strafare mi sono dato il nome d’arte di Pinuccio Saggerato, utilizzando la prima opzione.  
Mo’ tenevo il problema di attualizzare il tutto, perché ormai i camorristi di oggi non sono più quelli di una volta, e nemmeno i cantanti, allora visto che mo si portano assai, ho deciso di fare un duetto neomelodico, tra due cantanti che impersonano uno il cammurrista viecchio di una volta, il padre, alias Pinuccio Saggerato, e un altro che invece il figlio giovane, delinquente in erba, e anche qui la scelta del nome è molto semplice perchè i nuovi neomelodici hanno solo il nome, di solito un nome desueto per l’hinterland vesuviano col sentore nordico per ispirare internazionalità,  tipo Raffaello, Alessio, Anthony ecc… e allora ho optato per Lodovico.
Questo è il loro primo singolo.

Di Pasquale Mogol e Gaetano Piovani “Te Vuless Verè al 41bis” cantano Pinuccio Saggerato e Lodovico

Pinuccio: ma che te mis ncaaap, t’hanna magnà e caaaan!
Lodovico: niente papà stai calmo è sul a cresta a mohicaaaan
Pinuccio: guagliò perché nun fai l’omm ca nun è difficileeee
Lodovico: te par a te papà guarda can nun è facileeee
Pinuccio: figliu mio a malavitaaaa è semp onore e rispeeeett
Lodovico: papà facimm ampress m’aggià fa a ceretta m’pieeeett
Pinuccio: e arrivat o camion chin e’ sigarett e contrabbaaand
Lodovico: papà è sul munezz qua sigarett vai truvaaann
Pinuccio: guagliò a papà ma tu si cammurrist o fai o’ munezzaaar?!
Lodovico: so cagnat e tiemp papà mo accussì facimm denaaaar

Pinuccio: je te vuless verè… al 41bis… che te ferass e fa.. bell e papaaaaà
Lodovico: nun dicere accussì.. in carcere nun vogl je.. me fann maleeeee

Pinuccio: guagliò bell e’ papà cca e cosa annà cagnaaaaà nu gliamm buooon
Lodovico: papà nun fa accussì  sta senza pensier e vienet a piglià o perdoooon
Pinuccio: teng nu figl strunz ca parl a cap e cazz che malaciortaaaa
Lodovico: Papà ma tu nun o’ saje ormai si viecch assai ma chell mo se portaaa
Pinuccio: ma viestet chiù buon miettet na cravatta e fatt crescere a baseeeett
Lodovico: papà facimm ampress che m’aggià je a limmà e sopraciglia ca lameeeett

Pinuccio: je te vuless verè.. al 41 bis.. che te ferass e fa.. bell e papaaaaaà
Lodovico: nun dicere accussì.. in carcere nun vogl je.. se magn maleeeeee

Assolo di chitarra elettrica e parte parlata:
Pinuccio: guaglio a papà ma tu vuò mettere a capa a fa ben o no?
Lodovico: Papà è ca ultimamente teng troppi pensier ncap
Pinuccio: bell e papà e parl! che è succieso?
Lodovico: Nannina m’a lassat e sa mis cu n’ato omm!
Pinuccio: e chi è stu nfamm, parla a papà che ho jamm a sparà
Lodovico: nun te preoccupà papà già m’aggio vendicat
Pinuccio: bravo a papà, mo si omm, l’è pigliat co cultiell?
Lodovico: no papà peggio, c’aggio luat l’amicizia ncopp a Facebook

Pinuccio: je te vuless verè.. al 41 bis.. che te ferass e fa.. bell e papaaaaaà
Lodovico: nun dicere accussì.. in carcere nun vogl je.. me fann maleeeeee

Assolo di chiattarra a dissolvere…..






martedì 15 luglio 2014

Ode al Callo Di Trippa



Il fier trerruote è la tua carrozza

Sovrano incontrastato del mercato

Felere di limon apparano la puzza

 Se sol ti vedo già sono affamato

Della vaccina el puorco tu saresti scarto

Ma per fortuna ancora luogo esiste

dove ti scose come fosse sarto

Il carnaccutaro e l’arte sua resiste

il centopelle come velluto affina

il pere doma con il coltelaccio

la lengua scostumata ancor depila

e il musso affella senza alcun intralcio

ti schiea per dentro a un cuoppo oleato

t’annaffia del sacro limon sfusato

di aulive e lupini al fine sei adornato

e da un bel cuorno lui ti fa salato 

t’annuso come fossi una picchiacca

quel fieto che la femmina respinge

ma l’ommo attira e anche se è una vacca

par che l’ormone non s’accorge o finge

e con le mani al fine io ti agliotto

di sciorda e di colera non curante

del tuo sapore sono troppo ghiotto

e del tuo fetore sono fedel amante

e quando addento una fella di zizza

con tutto il mio sensuale entusiasmo

come fosse di donna a me m’attizza

mi sembra quasi di avere un orgasmo.

Oh caro callo di trippa son tuo schiavo

Al mondo mi confesso senza vergogna

Forse perché è da tanto che non chiavo

Ma io t’amo pure se tu fieti di fogna.



sabato 5 luglio 2014

I Frati



Un uliveto cingeva la piazzola di sosta, le reti verdi per la raccolta erano ancora vuote, dall’altro lato della strada un canale di bonifica di epoca mussoliniana era stato invaso da un canneto alto almeno 3 metri che chiudeva la visuale sulla vallata, il sole picchiava forte alle 2 del pomeriggio, solo un ronzio di insetti che pulsava regolare e puzza di merda di vacca secca, Enzo scese dalla macchina e allargando le braccia mise in bella mostra le sue ascelle sudate mentre dalla camicia, troppo avvitata per il suo fisico, usciva lardo e pelamma…
“Giuà… ci siamo persi...mannacciocazz…”
Giovanni: “ma il tuo navigatore?”
Enzo: “sta dando i numeri, secondo lui siamo già arrivati da un paio di chilometri..”
Giovanni: “ma almeno sai in che Comune ci troviamo..”
Enzo: “il navigatore dice..Mordor..”
Giovanni: “…ah si… dopo Montesarchio… l’ho vista la freccia...”
Enzo: “ma dico io sta cessa e tua cugina con tanti ristoranti che ci stanno a Torre del Greco..”
Giovanni: “tu hai ragione… ma quella è incinta.. si doveva sposare in un posto lontano dove non la conosce nessuno… per lo scuorno.. è capì?..”
Enzo: “chella cessa..”
Giovanni: “eh..”
Enzo: “intanto io tengo na cazz e famm…”
Giovanni: “a chi o’ dic..… senti Enzù, non ci resta che adottare i vecchi sistemi…domandiamo a qualcuno..”
Enzo: “Giuà ma dopo che ti sei sposato quella vacca di tua moglie hai imparato a parlare il vacchese?” … Enzo salutò Carmela, la moglie di Giovanni, accennando un sorriso e un occhiolino… lei rispose dalla Multipla sigillata simulando meno zoccolaggine del solito forse a causa dell’intontimento da aria condizionata e Biagio Antonacci… “… ccà ce stann sul vacche…”
Giovanni: “enzù… ma la ncopp… che rè? Na chiesa?”
Enzo: “addò?”
Giovanni: “là oì..”
Enzo: “ah si.. agg vist.. me par na specie e Monastero..”
Giovanni: “e ci sarà qualcuno dentro no?.. nu prevete.. nu monaco.. nu sacrestano.. che ne sacc..”
Enzo: “non abbiamo scelta.. jamm a verè..”
I due compagni di matrimonio si incamminarono su quello che sembrava un rettilineo ma che ben presto si rivelò “sagliuta infame”, cercando di camminare più sotto al ciglio della strada possibile e usando lo scolo dell’acqua piovana a mo’ di marciapiede, dopo varie sdunucchiate, un paio di carogne di bestie non ben definite e un sonoro “addò v’arresecat!!” che sovrastò il rombo scostumato dell’apecar da cui era stato con tanto vigore declamato, arrivarono su un piazzale che dava sulla vallata, una specie di terrazza il cui confine era delimitato da panchine e platani disposti alternativamente  in modo regolare, in fondo la visione di un monastero di pietra chiara, bello, maestoso, diede per un attimo ristoro ai fisici e alle menti dei due malcapitati, ma l’effetto durò poco a causa dello scarsissimo livello di  interesse culturale di cui erano provvisti, e infatti si fiondarono sulla fontanina sulla destra la cui forma fallica era stata occultata dal muschio e dalle vespe. Si bagnarono polsi e nuca senza pronunciare parola per risparmiare fiato, e usarono quella illusione di ricarica energetica che l’acqua ghiacciata gli aveva dato per arrivare fino al portone del Monastero..
“Giuà …” affannosamente riusci a dire a stento Enzo… “managgiocazzz….” Segui un’altra pausa teatralmente impeccabile… “abbuss!..” simulando più fatica e affanno del dovuto per esimersi da un compito così pieno di responsabilità, pensando che se li pigliavano a maleparole, o peggio a colpi di libotto, avrebbe comunque avuto meno colpa perché in fondo non era stato lui a bussare…
Giovanni che aveva sgamato la codardia dell’amico fin da subito valutò in un attimo che il rischio di una così futile responsabilità di colpa era comunque ridicolo in confronto alla fatica che sentiva in quel momento e per ridurre i tempi di sofferenza concluse che era meglio abbozzare ed eseguire l’ordine.. “addò s’abbuss??…”
Enzo: “stu cos e fierro ccà.. comm se chiamm?..”
 “stu pirulicchio qua?.. o’ fattappost insomm..” disse Giovanni mentre la mano che a stento aveva alzato quel battente di ferro pesante crollo sul legno del portone sotto il peso della fatica.. “ma che strana forma ten stu coso… me par proprio nu ca..”
“CHI E’???” tuono una voce stridula impostata a solennità ecclesiastica…
Giovanni. “scusate, padre, vorremmo chiedervi un informazione..”
Dal portone si aprì una piccola finestra della cui presenza non si erano accorti e comparvero due monaci, non vi so dire se erano francescani, domenicani o altro, avevano il saio questo si, e il cordone alla vita anche se annodato in modo strano; due nodi grossi da i quali scendeva una specie di cappio…
Fra’ Liborio: “ma qua padre? Io figli nun ne teng!!”
Fra’ Gesuardo: “ihihihihihihi…”
Fra’ Liborio aveva le braccia e le gambe magrissime, ma una panza a melunessa americana talmente gonfia che anche da sotto al saio si poteva distinguere l’ombelico che si era smerzato per lo sforzo, la faccia rugosa e cadente, capelli bianchi contenuti in una fila di lato inpeccabile che profumava di bergamotto, occhi strettissimi e un neo enorme e peloso sulla guancia destra.
Fra’ Gesuardo era magrissimo, basso, la faccia di anziano e lo sguardo di un bambino, il pizzetto, capelli neri e sporchi con la fila in mezzo.
Giovanni: “scusate se vi ho offeso, ma come vi devo chiamare?”
Fra’ Liborio: “chiamaci Frati!”
Giovanni: “giusto.. scusatemi ancora.. frati..”
 “figurati… o frat tuoje!!” disse Fra’ Liborio marcando sul finale e fissando il confratello..
Fra’ Gesuardo: “ihihihihihihi… ahahahhahaha…”
Giovanni: “in realtà.. frati… ci siamo persi…”
Fra’ Liborio: “Non si dice persi… si Dice Spersi!!!”
 “ihihihihihi.. Fra’ Libò stai proprio in forma oggi!” la voce stridulissima di Fra’ Gesuardo vibrò per tutto il convento..
Giovanni e Enzo si guadarono un po’ sorpresi, un po’ avviliti, al che Enzo scansò Giovanni e si fece avanti…
“stiamo cercando….” Si mise gli occhiali da vista e cacciò un bigliettino da visita.. “l’agriturismo… “La Cularda D’Oro”… specialità carni alla brace… Via Santa Eustacchia, 36.. località…..Montetruzzo..”
Fra’ Liborio ormai in loop con un sorrisetto ebete, sempre la stessa cadenza e lo sguardo malizioso rivolto verso Fra’ Gesuardo “Noi non li conosciamo i ristoranti…. Stiamo a Dieta!!”
Fra’ Gesuardo: “ihihihihihihi… uà si proprio nu comico Libò..”
Enzo non  proferì parola, allibì, guardò Giovanni e non sapeva se ridere o piangere…
“Ma almeno mi sapete dire in che paese siamo?” provò a chiedere dando l’ultima occasione ai frati..
Fra’ Liborio: “ o’ paese e’ pullecenelle…!!”
Fra’ Gesuardo: “ihihihihihih…ahahahahah.. me fai murì…”
Intervenì Giovanni “vabbè .. scusate il disturbo frati… buona giornata..”
Fra’ Liborio: “buonagiornata a voi.. figurati… o’ frat tuoje!!” stavolta rise sul finale e abbasso il capo per guardare negli occhi il confratello..
Fra’ Gesuardo: “ahahahahahahaahaha…. O’frat tuoje… ihihihihihihihih… me fatt tropp parià Libò…”
chiusero la finestra lasciando Enzo e Giovanni immobili fuori al portone a fissarsi interdetti mentre dal convento si sentivano risate sempre più fastidiose che aumentavano man man che i Frati raccontavano l’accaduto agli altri confratelli, Enzo fece cennò con la testa a Giovanni di avviarsi verso le auto sussurrando un sommesso e rassegnato “manacciocazz..”
“Enzù… ma che caspita e Frati so’ questi??” ruppe il silenzio Giovanni..
Enzo: “Giuà che t’aggia dicere… a me me paren prop e Frati ro Ca…”
Giovanni: “ENZO ENZO!! Ma guarda le vetrate del Convento… ma che forma strana hanno?…”
Enzo: “addò?..”
Giovanni: “Là.. Oì!!!”


giovedì 26 giugno 2014

Test Dell' Ommità

Ora vanno tanto di moda i test su Facebook, tipo Che animale sei?
un puorco, un gallo sulla munnezza, un totano nella chitarra, un babbuino col culo abbruscato...
Che colore sei?
rosa miccio, fucsian, carta di zucchero, verde pera a spadone...
Che talo personaggio di tala serie televisiva sei?
Bruke, Ridge, uno di lost che non lo so come si chiamano....
Che punta di trapano sei?
da 10, per fierro, per ligname ....
Che acconciatura per patana sei?
brasiliana, a cuoricino, a pentagono, a google maps...
Che pesce di mazzamma sei?
una licia, un merluzziello, un ciciniello... 

Che piezzo di carne di dentro al raù sei?
la pezza a cannella, la purpetta, la braciola, la cotona mbuttunata, la sasiccia...
Che fuoco di artificio sei?
un tracko, un filipazzo, un rentino, un rauto....
Che piezzo di callo di trippa sei?
Il musso, il pero, la zizza, la lengua, il ntestino, il centopelle..
Eh? Eh? che spaccimm si? eh? Eh? eh?
Però diciamo sono tutti test inutili che servono solo a fare le acchiappanze tra disperati tipo “ua pure io sono un Fenicottero!!! … ua sono pure io Blu Cobalto! ... ua pure io sono il cientopelle!! Siamo proprio tale e quali io e te!.. vuò chiavà?”.
Io invece ho sviluppato un test che ha una sua utilità, specialmente per voi femmine, che ormai veramente mi fate una cosa nello stomaco perché vi aizate pure i trans con la barba pur di tenervi un miezo vruoccolo affianco, fate fare il test al vostro compagno e scoprite se è un Ommo oppure no…

Test sulla Ommità:

1. Ogni quanto ti lavi?

A. più volte al giorno devo sempre prufumare di lavanda selvatica.
B. una volta al giorno senza far bagnare a terra.
C. un giorno si e uno per non consumare troppa acqua.
D. il sabato o la domenica ma solo se devo uscire.

2. Con che cosa ti lavi?

A. Quello che compra mia moglie.
B. Vidal unisex.
C. Lel Piatti.
D. Bagnosciuma con nome francese alla lavanda e zucchero filato che costa almeno 30€ al millilitro.

3. come porti la barba?

A. la rado tutti i giorni sennò abbosco.
B. pizzetto, baffetto, basettella ecc..
C. lunga fin quando non mi prude per i pullici.
D. la faccio crescere giusto giusto un pochino come si porta adesso.

4. con che cosa ti fai il Bidè?

A. Near Uomo.

B. nel mio intimo c’è Chilly.
C. Col sapone intimo di mia moglie.
D. con la creolina una volta al mese quando viene lo spurgo.

5. posizione sessuale preferita

A. a pecora.
B. missionario.
C.lei sopra io sotto.
D. a pecora.


6. che dopobarba usi?

A. Balsamo delicato a crema per pelli sensibili e anche un poco suscettibili.
B. Nivea uomo.
C. preta di allume o Denim blu.
D. Dolce e Gabbana avuto regalato a natale.

7. cos'è Kiko?

A. un negozio del centro commeciale pieno di patane.
B. una catena di cosmesi di scarsissima qualità.
C. un insegna davanti a una panchina.
D. il nome di un cane.


8. qual'è la tua pizza preferita?


A. non me lo ricordo più.
B. wustel e patatine.
C. non assumo carboibrati.
D. mezzo metro sasiccie friaielli papacelle e tonno.

9. in quale negozio vai a fare shopping?

A. Declathon.
B. Gucci semiuomo.
C. Alcuozz.
D. Non li scelgo io i miei vestiti.

10. ti piace il calcio?

A. Nientimeno! solo che non incarro una bulletta.
B. Forza Napoli!
C. cerco di assumerne la quantità consigliata dal mio dietologo.
D. Solo quando non devo andare da mia suocera.

11. quanto sei rattoso?

A. malamente..
B. malamente..
C. malamente..
D. malamente..

12. al bar cosa prendi?

A. un caffè macchiato in vetro freddo.
B. due caffè da portare senza zucchero.
C. un mocaccino al ginseng.
D. un ristretto corretto a Vov.

13. Cocktail preferito

A. Negrone.
B. non posso bere perchè dopo devo guidare.
C. quello che si porta più assai.
D. Amaro del Capo.

14. la domenica mattina

A. Bar, Snai, casa mammà.
B. Messa, centro commerciale, casa suocera.
C. Centro estetico, aperitivo, casa di amici.
D. Cesso, Divano, Piedi sotto al tavolo. and repeat..

15. Cosa guardi per prima in una donna?

A. Le zezze.
B. Le scarpe.
C. abbosco.
D. Gli Occhi.

16. La tua birra preferita?

A. Quella con la fella di limone dentro.
B. Peroni.
C. Analcolica.
D. HalfWeiss Tedesca al limite trappista bianca.

17. Hai mai abbuscato da una femmina?

A. Solo nell'intimità.
B. tutti i giorni da femmine diverse.
C. tramite strascino.
D. magari.

18. Balli?

A. conosco a memoria le coreografie di Dirty Dancing.
B. no.
C. i latinimericani per fare le acchiappanze.
D. solo lenti.

19. Che dieta segui?

A. Dukan tisanoproteica all'acqua di cocco.
B. quella che mi ha dato l'istruttore di body building.
C. quella delle femmine.
D. lo sfunno come stile di vita.

20. quanto spesso te rump o cazz?

A. continuamente.
B. coltivo tanti interessi, cerco di essere una persona attiva e allegra.
C. solo quando mi danno il permesso di farlo.
D. spesso, ma non lo ammetto in pubblico.

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RISULTATI:



DA 0 A 26 PUNTI: SEI UNA MEZAFEMMINA.



Fondamentalmente ti piace il pesce, ma non è questa la discrimine con l’ommità, ognuno chiava come gli pare, l’orientamento sessuale non è rilevante per il test ma il mezafemmina è considerato l’anti-ommo per tutto il resto: l’attenzione maniacale alla moda, all’aspetto e all’abbigliamento, la cura personale, lo stile di vita, l’aspetto fisico, le scarpe, il taglio di capelli, i gusti musicali ecc… l’elenco sarebbe infinito. Se siete fidanzate con un uomo così, magari fate capa e muro tutti i giorni però andrete vestite sempre sistimate.



DA 27 A 42 PUNTI: SEI UN PUCCHIACCAINCAPA.



Soffri di una grave patologia.http://cirosaittello.blogspot.it/2014/01/la-pucchiaccaincapita.html E mi dispiace non c'è rimedio, meglio che ti uccidi, senti a me, come quelli che vengono mozzicati dai Zombi, sparati in fronte prima che sia troppo tardi. Se siete fidanzate con uomini così, dovete passare tanta guai a voi e chi vi ha creato.




DA 43 A 61 PUNTI: SEI UN CHIACHIELLO.



fondamentalmente ti piace la fessa. Ma questo non basta per fare di te un vero ommo. Tieni un software per il fantacalcio al posto delle cervelle e vivi nella speranza che una femmina diventi disperata al punto di dartela. Segui le mode più cuozze che ci esistono e non potendotele permettere economicamente ti abboffi di debiti. L'unica differenza tra te e un Mezafemmina è che tu ti puzzi di fame e ti piace la picchiacca. Se siete fidanzate con uomini così potete comunque sfoggiarli come accompagnatori però appena aprono la bocca mi raccomando dateglele sul musso. 

DA 62 A 80 PUNTI: SEI UN OMMO.


compagno, siamo rimasti in pochi, manco i panda stanno più in estinzione di noi, bisogna resistere. Non te lo dico come sei perchè sarebbe una mancanza di rispetto e poi tu già sai.http://cirosaittello.blogspot.it/2014/02/le-regole-base-dellommita.html A sto punto già ti dovresti essere cacato il cazzo di leggere. Se siete fidanzate con uomini così ringraziate la Maronna e il Padreterno e cercate di non cacare il cazzo.