lunedì 5 giugno 2017

Flora e Fauna della Terra dei Fuochi: Il Vaccariello di San Giovanni


 
 
Benvenuti a una nuova puntata di “Flora e Fauna della Terra dei Fuochi” con il patrocinio della Regione Campania dei fondi Europei che nunziamai usciamo dall'Ue amm pigliat int e pacch, con il sostengo della provincia autonoma a statuto speciale di Trecase-Boscotrecase-Boscoreale, il beneplacito dell'assessore all'ambiente, sport e asfaltisti del comune di Casandrino, e il sigillo reale di Mastella. Dopo esserci occupati in precedenza dei Cuozzi, dei Tarzanielli, dei MauMau e dei Cacauffi oggi vi parleremo dei Vaccarielli di San Giovanni, nome scientifico: Vaccariellus di SanGiannum tra SanGiorgioaCremanus et ViaMarinaum.
Il Vaccariello di San Giovanni (vedi figura n.1) non prende il nome dalla prossima provincia subvesuviana di Napoli (nonostante il nome scientifico) perché è solito cacare il cazzo in tutta la Campania Felix, ma si chiama così perché la sua punta di presenza sul territorio si registra proprio durante i festeggiamenti del Santo Patrono dei scippatori e dei piccoli spacciatori, il 24 giugno appunto.
In passato, dato il suo carattere docile e innocuo, era sottoposto dai criaturi ad esperimenti nazifascisti di crudeltà unica tipo chiuderli nei boccacci, appizzarli con gli spingoli, appicciargli le scelle con le zippo, attaccargli lo spavo alle zampette e usarli tipo aquiloni ecc..
Il Vaccariello vive la maggior parte del tempo sotto il terreno, a casa sua, sottoforma di viemo schifoso, nutrendosi dei rifiuti tossichi che atterrano i cammurristi. Verso i primi di giugno esce dal turreno e invece di trasformarsi in una splentita farfalla, forse per mezzo dei rifiuti tossici, si trasforma in uno scarrafono con le scelle.
Il Vaccariello se la fa principalmente in zone di campagna perché si nutre della frutta fracica caduta dalle piante. Mo come voi ben sapete la frutta fracica contiene una piccola quantità di alcool, e quindi il vaccariello sta sempre un poco mbriaco, come infatti vola prendendo traettorie un poco a schiovere e chiava le meglie capate nei lastri e nelle plaffuniere oppure va a incagliarsi nei capilli di mugliera che jastemma tutti i santi e si fa venire i sturbi.
I Vaccarielli escono la sera più o meno verso le 20,35 (su questa cosa ci tengono assai, ma la scienzia non ha capito ancora perché) e creano questi sciami spettaculari di orgie di bacarozzi volanti che chiavano mbriachi, volano a cazzo e poi votano a faccia a terra stremati che non ce la fanno manco a muoversi come i poverommi e rimangono muorti a terra con i pieri all’aria. In pratica come i giovinastri il sabbetessera a Piazza Bellini.
Mo anche se il vaccariello mi caca abbastanza il cazzo perché per tutto giugno devo stare con le zanzariere acalate è un bestio che apprezzo e stimo molto perchè se tutti i cristiani si comportassero come i vaccarielli fosse veramente una cosa buona, e vi spiego perché:

1. Per la maggior parte della sua vita si sta a casa sua.
2. esce solo per mbriacarsi e per chiavare.
3. dopodichè jett o sang.

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