giovedì 28 febbraio 2013

Una Canzone Neomelodica



Purtroppo non tutti sono a conoscenza del fatto che originariamente le canzoni neomelodiche napoletane vengono scritte in italiano fluente e solo in un secondo momento vengono tradotte in resinaro e poi infine in napoletano.

Come ha portato alla luce Maria Nazionale a Sanremo, con una canzone scritta da Tony Servillo, sono molti e autorevoli gli autori dei testi neomelodici, anche se per lo più sono grandi poeti semi-sconosciuti al grande pubblico, come Gianluigi Nocella, Giò DiTonno, Giuseppe Lapapaccia, Oscar Scarpariello, Francesco Lafronna, Alfredo Strummolo, Giandomenico Tarallo ecc.. sono per citare alcuni dei più importanti nomi della scuola cosiddetta dei “Nuovi Di Giacomo”.

Durante una mia ricerca portata avanti nel periodo in cui lavoravo per la ditta “Totore O’ Cacauff –sfratti, piccoli trasporti e sgombero Cantine” ho trafugato dal cascione dell’apecar del signor Salvatore uno spartito musicale, proveniente dallo sfratto di un negozio di Caivano “Pasquale Sorrentino Menagement e musicassette”.

Trattasi di un rarissimo spartito di un testo neomelodico ancora non tradotto dall’italiano al napoletano; infatti queste “bozze” nella maggior parte dei casi venivano distrutte perché c’era la convinzione che una volta scoperto l’elevato grado culturale dell’autore, il brano avrebbe potuto perdere appeal per la mazzamma del pubblico a cui era destinato.

Il Testo è opera di uno dei più grandi maestri del genere del XXI secolo, Federico Cuozzo, che scrisse questo capolavoro per una delle voci femminili neomelodiche più interessanti degli anni 80, la famosa Concetta Esposito meglio conosciuta col suo nome d’arte: Assunta Scognamiglio.

Le musiche sono del maestro Giuseppe Verdi (omonimo di Secondigliano) e l’arrangiamento sotto minaccia a mano armata è firmato del maestro Peppe Vessicchio.

Questo rarissimo reperto culturale, ovviamente, è un opera in fase embrionale e quindi scritta in italiano, nel condividerla con voi vorrei che immaginaste quale sarebbe potuto essere il risultato finale, che era nell’intenzioni del Cuozzo, una volta ultimato il lavoro di traduzione:



Di Cuozzo-Verdi-Vessicchio



TITOLO: SONO A CONOSCENZA DEL FATTO CHE MI HAI TRADITA MA SE TI FAI TATUARE IL MIO NOME SULL’AVAMBRACCIO POSSO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE L’IPOTESI DI PERDONARTI.



(Prima Strofa)



Ho appena scontato la mia pena detentiva per il reato di contrabbando di tabacchi e fumo nervosamente nei pressi dei cancelli dell’istituto di detenzione femminile nell’attesa che mia cognata passi a prendermi con la sua autovettura.

In lontananza mi sembra di riconosce una persona cara che non vedevo da svariati anni che affannosamente si precipita verso di me.

Trattasi di Maddalena, una mia cara amica d’infanzia che mi ha sempre stimata ed voluta bene dimostrandomi sempre devozione e sincerità.

Nonostante il lieto evento della mia scarcerazione noto però in lei un velo di malinconia ed un certo imbarazzo nei miei confronti, come se mi stesse nascondendo qualcosa, e allora educatamente glielo faccio notare.

Dopo le mie insistenze mi confessa tra le lacrime di averti visto uscire con numerose donne durante la mia detenzione.

In un primo momento stento a credere a quello che mi dice Maddalena arrivando anche ad ipotizzare che lei potesse essersi immaginata tutto e accusandola di volere intenzionalmente arrecarmi un dispiacere gratuito.

Maddalena allora a testimonianza della sua lealtà nei mie confronti mi rammenta di tutte le volte che durante i controlli della Guardia di Finanzia lei mi permetteva di occultare la mia piccola attività ambulante nella sua abitazione al piano terra.

Dopo aver constatato la sincerità di Maddalena mi faccio prendere dallo sconforto e mentre maledico il tuo nome e piango disperatamente, tento un atto di autolesionismo cercando di schiaffeggiarmi.

Ma tale atto estremo viene prontamente impedito da Maddalena che mi blocca il braccio repentinamente.

A quel punto non posso fare a meno di notare il tatuaggio sul mio avambraccio destro, opera di una mia compagna di cella, che riporta il tuo nome di battesimo “Catiello”.

Questa visione risveglia in me una rinata speranza nella costruzione di un rapporto di coppia con te e un sentimento di compassione nei riguardi della tua persona che mi fanno pensare a quello che potrebbe essere un gesto che adeguatamente mi dimostrerebbe la tua avvenuta redenzione:



(Ritornello)



Sono a conoscenza del fatto che mi hai tradita ma se ti fai tatuare il mio nome sull’avambraccio posso prendere in considerazione l’ipotesi di perdonarti.

L’avvocato, durante i nostri ultimi colloqui, aveva cercato di farmi capire qualcosa ma io pensavo fosse solo una persona incline a mettere zizzania.

Sono a conoscenza del fatto che mi hai tradita ma se ti fai tatuare il mio nome sull’avambraccio posso prendere in considerazione l’ipotesi di perdonarti.

Ho già preso appuntamento con uno dei più rinomati tatuatori della città, confido nella tua puntualità perché un tuo eventuale ritardo sarebbe da me interpretato come sintomo di scarsa considerazione nei confronti della mia persona.



(Seconda Strofa)



Sono appena rientrata nella mia abitazione e ho trovato ad accogliermi amici e parenti accorsi a festeggiare la mia ritrovata semi-libertà.

I primi a manifestarmi il loro affetto sono i miei sette figli che mi riempiono di attenzioni, tranne Natascia la mia figlia maggiore adolescente che nel mostrarmi una certa freddezza mi fa intuire che forse è a conoscenza delle tue malefatte.

Finiti i festeggiamenti chiedo cortesemente a mia madre se per questa notte potrebbe ospitare la prole nella sua abitazione, lei, con l’innocenza che solo gli anziani possono avere, pensa che dopo 8 anni di detenzione ho desiderio di congiungermi carnalmente con te e quindi accetta accennandomi uno sguardo malizioso.

Una volta rimasti soli, prima ancora che io potessi rimostrarti le mie accuse, tu sembri già aver capito, e ti immoli ai miei piedi in lacrime chiedendomi perdono.

Singhiozzando cerchi di giustificare le tue esperienze extraconiugali apportando varie tesi che vanno dalla debolezza della carne fino alle inevitabili esigenze fisiologiche comuni a tutti gli uomini.

La visione di te in ginocchio piagnucolante però va a minare inconsciamente la mia concezione di Uomo dominante e sicuro di sé al tal punto da farmi dubitare della tua virilità, e te lo faccio notare.

Offeso dalle mie parole, in un impeto di rabbia e di orgoglio, scatti in piedi con un gesto atletico e offendendomi pesantemente cerchi di schiaffeggiarmi.

Fortunatamente, e grazie anche agli anni di duro allenamento nell’istituto di detenzione, riesco a bloccare il tuo braccio prima che tocchi la mia guancia.

A quel punto la visione dei nostri due avambracci, stretti in una morsa violenta, il tuo nudo e il mio invece adornato dal tuo nome, mi inteneriscono il cuore  e mi danno il coraggio di illustrarti quale potrebbe essere la via che potresti intraprendere per dimostrarmi la tua avvenuta redenzione:



  (Ritornello)



Sono a conoscenza del fatto che mi hai tradita ma se ti fai tatuare il mio nome sull’avambraccio posso prendere in considerazione l’ipotesi di perdonarti.

L’avvocato, durante i nostri ultimi colloqui, aveva cercato di farmi capire qualcosa ma io pensavo fosse solo una persona incline a mettere zizzania.

Sono a conoscenza del fatto che mi hai tradita ma se ti fai tatuare il mio nome sull’avambraccio posso prendere in considerazione l’ipotesi di perdonarti.

Ho già preso appuntamento con uno dei più rinomati tatuatori della città, confido nella tua puntualità perché un tuo eventuale ritardo sarebbe da me interpretato come sintomo di scarsa considerazione nei confronti della mia persona.



Breve assolo di chitarra elettrica che introduce la parte parlata:



Non devo più dubitare della sincerità di Maddalena,

lei è a pieno titolo la mia migliore amica,

l’avvocato è una persona discutibile,

sarà mia premura fargli recapitare delle minacce di morte,

in fondo anche io ho sbagliato quando la mia compagna di cella,

a compenso del tatuaggio fattomi, pretese di essere pagata in natura,

il nostro amore è scritto indissolubilmente nei nostri cuori,

è finalmente adesso resterà anche sui nostri avambracci per l’eternità.





  (Ritornello)



Sono a conoscenza del fatto che mi hai tradita ma se ti fai tatuare il mio nome sull’avambraccio……..



Assolo di fisarmonica a sfumare accompagnato da frasi sussurrate:



Maddalena ti voglio bene, l’avvocato morirà, sui nostri avambracci l’eternità.

Fine

giovedì 21 febbraio 2013

La Setta del Sacro Nippolo, Facebook e RealTime



Quando mia moglie mi costringe, il Napoli non deve giocare e non si paga il biglietto d’ingresso, quindi un paio di volte all’anno, vado a visitare un sito archeologico o un museo. La prima cosa che penso vedendo quello che erano stati cazzi di creare i Romani, i Greci, i Michelangeli ecc.. è che effettivamente l’umanità ha fatto una brutta caduta.



Mo io ci ho riflettuto su questo repentino declino e secondo una approfondita analisi riscontrata da numerosi studi e ricerche che ho portato avanti per svariati mesi, seduto sulla tazza, le cose fondamentali che secondo me sociologicamente ed intellettualmente negli ultimi anni hanno dato la mazzata finale all’umanità sono due: Facebook e RealTime.



Nonostante svariati anni passati tra i centri di igiene mentale di mezza Campania, sono ancora convinto che esista una specie di setta oligarchica, la cui gerarchia è basata sulle dimensioni del nippolo di cotone che hanno nell’ombelico, di cui fanno parte le persone più potenti della terra: i politici, le multinazionali, i petrolieri, gli ausiliari del traffico ecc.. che decidono che morte dobbiamo fare e mettono in giro cose intellettualmente al limite della pornografia come Facebook e RealTime per andare a toccare nel profondo le nostre debolezze e tenerci per le palle, in pratica lo stesso principio per il quale se la Saratoga vuole vendermi del silicone mi fa vedere le pacche di Giovanna.. che tra l’altro è una Brava ragazza.



Infatti se qualcuno di voi, nonostante il lavaggio del cervello e la lobotomizzazione quotidiana degli ultimi anni, si ricorda il Pianeta Terra come era prima dell’avvento di queste due mostruosità, ricorderà che non esistevano la maggior parte delle brutture che adesso ci affliggono: la crisi economica mondiale, le agenzie di scommesse Snai, le pizzerie coi forni elettrici, le birre analcoliche, le sale Bingo, le sigarette elettroniche, Equitalia, i pantaloni da uomo attillati a zompafuosso, le chiacchiere al forno, Marchisio ecc…



FACEBOOK



Facebook, come tutti voi ben sapete, è un social network ufficialmente creato da  Mark Zuckenberg che è palesemente la classica “capa di lignammo”  perché basta guardarlo in faccia  un minuto per capire che al massimo poteva creare il gioco pezzotto di Angry Birds con le carcioffole e le cresommole al posto degli uccellini e i maialini.

Questo strumento di tortura è stato creato con l’intento specifico di bloccare l’evoluzione Darwiniana della specie umana; praticamente una volta che l’uomo ha sviluppato i pollici opponibili e riesce a procurarsi del cibo anche stando seduto davanti a youporn per otto ore al giorno, l’unica evoluzione che avrebbe potuto verificarsi è l’evoluzione nei rapporti umani e/o lo sviluppo di una personalità univoca e indipendente o addirittura originale e interessante.

Per quanto riguarda i rapporti umani, questi bastardi della Setta del Sacro Nippolo hanno capito che per non fare arrivare la specie umana alla realizzazione della pace tra i popoli o addirittura alla concezione dell’amore universale dovevano andare a minare le basi e cioè il concetto di Amicizia.    

Mo prima di facebook uno teneva al massimo una decina di persone che poteva considerare amici, persone alle quali uno voleva bene, stimava e si fidava di loro, in pratica qualcuno con cui valesse la pena smezzare le pizze anche se lui quella sera per fare il bucchinariello aveva ordinato una panna mais polipo e papacelle.

Su facebook invece passa il concetto secondo il quale se uno non tiene almeno 200-300 amici può anche considerarsi una mappina, perché appunto la dispersione è la prima arma di distruzione, alla fine sei così spaesato e confuso da tutta questa gente che ti sembra che il fratocugino del tuo amico delle elementari, che ha messo “mi piace” sotto alla canzone appucundriosa che hai postato, è l’unico che ti capisce e che ti vuole bene veramente.

Inoltre i rapporti umani vengono ammazzati da quella che si può definire la socialità virtuale, come per esempio creare “eventi”, cose tipo “Happening con Djset and live show @BlackNeon Lounge bar ex @TotonnoAmmare Torre del Greco (NA)” . Già il termine confonde perché mi sembra abbastanza eccessivo chiamare “evento” andare a bere una birra e poi arritirarti  perché i soldi per la seconda birra molto spesso non li tieni. Poi fondamentalmente nessuno ci va a questi eventi perché significherebbe fare la foto a come ti sei vestito e metterla su fb, fare la foto al locale e metterla su fb, fare la foto al drink e metterla su fb, fare la foto al dj e metterla su fb, fare la foto alle amiche che fanno finta di divertirsi e metterla su fb, quindi passeresti gran parte della serata coi crampi al braccio a fotografare qualunque cosa ad una velocità supersonica come se stessi partecipando a “Scommettiamo Che” senza sapere perché, contro di chi, cosa si vince, e soprattutto senza Magalli che in mezzo a tutti questi sciemi sarebbe l’unico che riuscirebbe a  farti divertire veramente, mentre quella fetente di birra di 3,5€ piano piano si trasforma in brodo di purpo con annesse ranfettelle, forse è per questo che la muniscono di fella di limone.

Quindi alla fine nessuno esce e quando si esce non si socializza, ma siamo tutti comunque convinti che abbiamo tanti amici e non siamo soli anche se stiamo chiusi in camera davanti al computer tutto il giorno con il pigiama e la busta di Fonzies, come una specie di Matrix dell’asocialità senza frisconi e calamari-robot giganti, però non dimenticarti di leccarti le dita e mettere la foto su facebook che cocc strunz lo trovi che ti commenta “sennò godi solo a metà”.

Per quanto riguarda lo sviluppo di una propria personalità prima dell’avvento di fb le persone  per soddisfare il proprio ego ed elevarsi culturalmente si approcciavano ognuno a suo modo alla conoscenza o addirittura all’arte, trovando appagamento nelle proprie creazioni o nell’apprezzare  quelle degli altri. Quei maledetti Nippoliani hanno capito che per soffocare tale bisogno primario dell’uomo bastava trovare un modo per soddisfare l’ego di tutti senza fare evolvere nessuno. Perché alla fine per tutti l’importante non è partecipare, e nemmeno vincere, ma credere che stai vincendo, anche se non sai bene cosa e contro di chi. Quindi in sostanza ci hanno fatto credere che se metti una Canzone dei Led Zeppelin su fb potresti anche essere scambiato per il figlio illegittimo di Jimmi Page, se pitti un muro a strisce e lo metti su fb potresti essere scambiato per il nuovo Dalì, che il fatto che quella frase l’ha scritta Shakespeare e non tu è solo perché lui ci ha pensato prima oppure se citi Oscar Wilde è perché lui prima di morire ha detto a qualcuno che avresti dovuto farlo, e tutti  alimentano l’ego collettivo di tutti con nuovi termini come “figo” “figata” “meme” “lol” ecc oppure usando in modo spropositato quelli già esistenti come “genio” “ti stimo” “pariare” ecc. facendoti in sostanza credere che puoi essere originale con qualcosa fatta da qualcun altro… un ossimoro.

E nessuno dice niente, nemmeno io perché altrimenti sarei il primo a fare una figura di niente.

La vera benzina di tutto ciò poi è data dal fatto che le gente non si fa i cazzi suoi e dall’invidia “che muovon il sole e le altre stelle” infatti è facile che la Terra giri su se stessa solo per vedere a 360 gradi quello che stanno facendo gli altri pianeti e che i Pianeti girano intorno al Sole da miliardi di anni solo perché nessuno vuole fare la figura di merda di fermarsi per primo, e così via le galassie, l’universo ecc..



REALTIME



Da come avrete intuito io sono un portatore sano di prostata ( da notare che non ho scritto Pene, un po’ per non essere volgare e un po’ perché non so se la normativa europea vigente prevede un numero minimo ufficiale di centimetri garantito dopo i quali uno può chiamarlo così) nonostante ciò non ho difficoltà ad ammettere la mia inferiorità emotiva e intellettuale nei confronti delle Femmine, e non lo sto dicendo nella speranza che poi una me la da, come succede per la maggior parte degli uomini che vi dice una cosa del genere, perché io una che me la da regolarmente già l’ho trovata e poi tra emorroidi, infiammazione prostatica, sciatica ecc.. sono diventato una specie di asessuato come l’arcangelo Gabriele.

Ovviamente se ci sono arrivato io, che al posto del cervello ho un software di gestione per il fantacalcio, figuriamoci un gruppo di persone potentissime e con le cervelle quasi più grandi del Nippolo che hanno nell’ombelico. RealTime infatti è stato creato ad hoc per impedire l’ascesa al potere delle donne e quindi la realizzazione di un mondo migliore.

In un primo momento i Nippolesi hanno semplicemente applicato le norme basi dell’inzallanimiento femminile dettate da Walt Disney, uno dei fondatori della Setta del Sacro Nippolo, secondo le quali anche se tu sei una granda Femmina, che da sola gestisci un orfanotrofio per nanetti, oppure uccidi le streghe del male con l’acqua fresca, oppure puoi mangiarti qualcosa di avvelenato senza morire definitivamente, alle fine della storia se non trovi uno Spruoccolo di marito non sei nessuno.

Allora hanno assunto quel genio del male, figlio di Satana, che porta il nome di Enzo Miccio che ha creato tutta una serie di trasmissioni sul Matrimonio che vanno proprio nello specifico: trucco, bomboniere, vestito, damigelle, la qualità del riso da buttare fuori alla chiesa, il grado di umidità ideale del ristorante, le scarpe che deve usare il sommelier ecc.. fino a farti credere che se il testimone di nozze della tua amica tiene più peli nel culo del tuo allora stai facendo una figura di niente. Naturalmente dopo aver passato i primi anni di vita, formativi della personalità, a vedere quei merdosissimi cartoni animati tutti questi programmi hanno l’effetto di una paccariata all’incoscio o nel migliore dei casi di uno sfruculiamiento della mazzarella di San Giuseppe dell’autostima.

Per completare l’opera poi hanno creato tutta una serie di programmi sulla cucina che già di per se risultano offensivi, come a dire “ti sei voluta sposare per forza?! e mo me a’ cucenà!”.

Quello che contribuisce in modo sostanziale alla paccariata di cui sopra è un programma su un Australopiteco italoamericano che fa le torte come una Masto Fravecatore, non è un caso, infatti una donna appena vede un uomo che ricorda Fred Flinston ne è quasi sempre attratta, e poi per una donna fare una torta meglio di un altro è una questione di principio, anche se è una cosa che provoca piacere agli altri e non a se stessa, come le Minette per gli uomini.

Ovviamente il fatto che le torte a forma di Megalomen palesemente non sono commestibili o che comunque la pasta di zucchero ricorda il sapore di quando da adolescente ti zucavi con la meza pompa la miscela dai Califfoni, non influisce affatto sul risultato della lobotomia.

RealTime, alla fine, ha l’effetto di una specie di sindrome di Stendal che non è, come vi ha spiegato la signorina di PaintYourLife, la fobia di schizzare con la pittura le cornici delle porte di casa.



Mo non è che questi discorsi voglio offendere qualcuno ( certo è che se prendete sul serio uno che si fa chiamare “tombino” fatevi qualche domanda) ne voglio fare la parte del Guru o del Gennaro D’Auria dei poveri, cioè di quelli ancora più poveri, so benissimo che a tutte queste considerazioni ci eravate arrivati anche da soli, tanto è vero che nemmeno io sono immune dal fascino di questi due strumenti di oppressione, li uso assiduamente, e non vi nego che RealTime mi fa lo stesso effetto che a quella bizzoca della signora affianco, sarà l’infiammazione alla prostata.

Quindi alla fine la soluzione e/o la morale non la tengo, ne per me ne per voi, estirpare quei maledetti Nippoli dal loro ombelico è impossibile, non ci resta che, come novelli Andrew Zimmern,  mangiarci il cazzo, oppure per evitare una regressione antropologica ogni tanto sintonizzarci su DMax o collegarci a Twitter.

martedì 19 febbraio 2013

Pagnoncelli R.I.P.



Questa notte mi sono sognato a Pagnoncelli con le scolle in fronte, stava nel letto di un Ospedale sporchissimo quasi come il Loreto Mare, e stava per buttare il sangue.

Io lo andavo a trovare portandogli in dono i biscotti al burro quelli nella Buatta di Latta Blu con la Carrozza coi Cavalli in copertina, quelli che si chiamano biscotti al Burro perché il burro non è uno degli ingredienti ma è l’unico ingrediente, che non ho mai capito perché li portano ai malati che se ne mangi anche solo uno pure se stai buono è facile che puoi morire per otturamento istantaneo della vena Aorta, quelli, per intenderci, che la nonna spera che tu muori così  può usare la scatola per metterci i bottoni e i fili di spago.

Un attimo prima che Pagnoncelli addentasse la ciambellina con la finta amarena stampata in mezzo, mi guarda e dice: “Gerò la sorte ha voluto che morissi prima del 24, dopo tutti questi anni a fare sondaggi e cartelloni non potrò nemmeno sapere chi ha vinto le elezioni e soprattutto chi vincerà Napoli-Juventus (mia moglie dice che nel sonno mi ha visto grattarmi) ti affido la formula fanta-algoritmica con la quale stabiliamo l’ordine di uscita dei cartelli a Ballarò, vai e ...”.

Non ha fatto in tempo a finire la frase che si è accorto che era rimasto l’ultimo Prezel ricoperto al cioccolato, lo ha addentato ed è morto.

Mo stamattina mi sono svegliato un po’ turbato, così sono andato dal Coloniali a comprare i Biscotti al Burro, ma niente non era quello, forse mi sentivo in colpa perché avevo ucciso Pagnoncelli con un Prezel e volevo in qualche modo sdebitarmi.

Allora preso da un impeto di impegno civico, che nemmeno il Krumiro al grano saraceno è riuscito a frenare, ho deciso di trasformarmi in una specie di via di mezzo tra Erin Brockovic e Rocky III pronto a vendicare con sondaggi e interviste porta a porta la morte di Pagnoncelli Creed.



Il primo che ho incontrato appena uscito di Casa è il mio vicino nonché proprietario della mia abitazione, che un po’ per caperismo puro un po’ a mo di calendario dell’avvento del giorno di pagamento dell’affitto, si fa trovare ogni mattina fuori al vialetto fingendo di scopare a terra, oppure sfronnare le piante che ormai sono diventate degli spruoccoli informi, ovviamente ho colto l’occasione al volo per chiedergli per chi voterà:



SCHEDA TECNICA METODO PAGNONCELLI
SOGGETTO:
PENSIONATO INVALIDO AL 100% DI ORIGINI CONTADINE
REDDITO:
HA QUASI PIU’ CASE DI PROPRIETA’ CHE BYPASS CARDIACI
ISTRUZIONE:
NON PERVENUTA
DICHIARAZIONE DI VOTO:
BERLUSCONE
MOTIVAZIONE:
PERCHE’ SE MI RIDA’ I SOLDI DELL’IMU POSSO PRENOTARE PER LA PASQUETTA ALL’AGRITURISMO “IL CINGHIALE D’ORO” A MONTESARCHIO CON TUTTI I MIEI FIGLI E I MIEI NIPOTI CHE VENGONO DA PESCARA PER LE FESTE DI PASQUA.



Nel congedarmi mi ricorda inoltre che è arrivata la bolletta dell’acqua e per addolcirmi la pillola mi regala una cascetta di finocchi.

Entro in auto e mi dirigo verso il benzinaio di fiducia:



SCHEDA TECNICA METODO PAGNONCELLI
SOGGETTO:
PICCOLO IMPRENDITORE PETROLCHIMICO CON GPL E METANO
REDDITO:
SMISURATO
ISTRUZIONE:
TERZA MEDIA AUTOCERTIFICATA
DICHIARAZIONE DI VOTO:
BERSANI
MOTIVAZIONE:
TENGO 300.000 € DI DEBITO COL MONTE PASCHI DI SIENA PER LA COSTRUZIONE DELLA POMPA DEL METANO E QUA L’UNICO CHE TIENE LA MULTIPLA NATURAL POWER E MIO COGNATO CHE TRA L’ALTRO E’ DISOCCUPATO QUINDI MI PAGA A OGNI MORTE DI PAPA CHE TRA L’ALTRO NON E’ MORTO E QUINDI HO PERSO PURE QUEI 50€, QUINDI SE MAGARI IL MPS FALLISCE IO NON PAGO PIU’ A NESSUNO.



Lo saluto cordialmente declinando la sua offerta per l’acquisto di una Panda Natural Power che al posto del cofano tiene attaccata una panerina per la scuola e un po’ sconfortato mi dirigo verso il bar nella speranza di trovare persone politicamente più impegnate, e infatti il primo che mi trovo davanti è un caro amico anziano pankoabbestia di 45 anni che va ancora in giro con la tracolla verde militare e i capelli lunghi:





SCHEDA TECNICA METODO PAGNONCELLI
SOGGETTO:
SEDICENTE MUSICISTA MANTENUTO DALLA ZIA ZITELLA
REDDITO:
NON PERVENUTO
ISTRUZIONE:
LAUREA IN LETTERE MODERNE E/O ROCK PROGRESSIVE ANNI 70
DICHIARAZIONE DI VOTO:
GRILLO
MOTIVAZIONE:
PERCHE’ I COMPAGNI MI HANNO DELUSO, DA QUANDO E’ MORTO BERLINGUER NON SI CAPISCE NIENTE PIU’, BERTINOTTI TIENE LA SCORTA, NON E’ VERO CHE A CUBA SI VIVE MALE E COMUNQUE NON PEGGIO CHE A TORRE ANNUNZIATA, LO STATO SOCIALE E' FINITO, IN FONDO IL COMUNISMO NON E’ STATO MAI ATTUATO FINO IN FONDO, TENISS NA CARTINA?



Dopo avermi spiegato che vuole la cartina solo per fare dei mini-manifesti elettorali pro-Movimento5Stelle, a bassissimo impatto ambientale e riciclabili al 100%, gli consegno la cartina anche perché politicamente mi ha quasi convinto e comunque l’idea allucinogena dei mini-manifesti mi piace.

A quel punto veniamo interrotti dal barista che nel porgerci i nostri due caffè, pagati da me ovviamente, ci avvisa che non è che sono bruciati ma è la nuova miscela svedese che sta provando e che potrebbe risultare dal gusto leggermente affumicato.



SCHEDA TECNICA METODO PAGNONCELLI
SOGGETTO:
GESTORE DI PICCOLA ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE NONCHE’ PICCOLO CASINO’ SEMIAUTORIZZATO OCCULTO
REDDITO:
MEDIO-ALTO SE NON FOSSE PER LE POLACCHE E/O LE UCRAINE
ISTRUZIONE:
QUINTA ELEMENTARE NON COMPLETATA
DICHIARAZIONE DI VOTO:
INGROIA
MOTIVAZIONE:
PERCHE’ E’ IL PARTITO DEL MIO MEDICO CURANTE CHE PRIMA STAVA NEL PD, POI E’ PASSATO AL UDC, INFINE AL PDL, E ADESSO STA CON INGROIA CHE E’ UNA BRAVA PERSONA E COMUNQUE MI DEVO SDEBITARE PERCHE’ LUI MI FA I CERTIFICATI DI MALATTIA PER MIO FIGLIO CHE FA LA GUARDIA GIURATA COSI’ A NATALE POSSIAMO MANGIARE A TAVOLA TUTTI INSIEME, E POI PERCHE’ MI SCRIVE LE BUSTINE DI AULIN INTESTATE ALLA NONNA CHE SENNO’ IO LE DOVREI PAGARE E TU LO SAI CHE SENNO’ COMM FACESS CON LA CERVICALE, QUELLE SONO COME L’ACQUA SANTA. 



A questo punto per completare il quadro dei principali partiti italiani dovevo trovare solo qualcuno che votasse LegaNord e un’indeciso. Trovare un leghista a Napoli e provincia è un po’ complicato, cioè uno deve essere proprio idiota assai per andare a favore del Nord e contro la sua città natale, allora ho provato a intervistare uno juventino (ovviamente gli ho rivolto la parola solo per fini puramente scientifici) e ho scoperto che nonostante sia convinto che se scoppia il Vesuvio lui poi mette la statua di Del Piero davanti alla lava e quella si ferma, nemmeno lui voterà LegaNord.

Dopo il rito di confessione e assoluzione dei peccati nel nome di Cavani, ho deciso di autointervistarmi come Indeciso anche perché si era fatto tardi e dovevo andare a faticare:



SCHEDA TECNICA METODO PAGNONCELLI
SOGGETTO:
COMMESSO-PRECARIO
REDDITO:
AL LIMITE DELLA SOPRAVVIVENZA
ISTRUZIONE:
DIPLOMA IN RAGIONERIA
DICHIARAZIONE DI VOTO:
INDECISO E/O NULLO
MOTIVAZIONE:
STAMATTINA MI HA CHIAMATO MIA MOGLIE E MI HA DETTO CHE L’ULTIMA VOLTA CHE ABBIAMO FATTO IL CAMBIO DI RESIDENZA POI LA SCHEDA ELETTORALE NUOVA NON CI E’ ARRIVATA, QUINDI IO NELL’IMPOSSIBILITA’ DI POTER CHIEDERE MEZZA GIORNATA DI PERMESSO PER ANDARE AL COMUNE, DOVREI SVEGLIARMI ALL’ALBA FARE IL PRIMO ALL’UFFICIO ANAGRAFE, PAGARE PURE MAGARI QUALCOSA DI SOLDI, FARE QUESTE MARONNE DI SCHEDE NUOVE, FARE LE CORSE PER ARRIVARE IN TEMPO A LAVORO DOPO AVER ACCOMPAGNATO MIA MOGLIE A CASA…... MA CHI MO FA FA?






martedì 12 febbraio 2013

il Papa ha Arrevutato!



Premessa:

come voi ben sapete io non sono cattolico, sono un adepto del Cavanesimo ma rispetto comunque tutte le religioni, certo è che se nel 2013 esiste ancora qualcuno che crede che il Papa abbia qualcosa a che fare anche lontanamente con Gesù Cristo poi non vi lamentate se uno crede nella prima punta della Società Sportiva Calcio Napoli.
Anche all’interno del Cavanesimo ci sono delle divisioni, infatti ci sono anche quelli che credono che Cavani sia esistito prima del Napoli, gli Ebrei Cavanesimi, ed io rispetto anche loro nonostante le loro teorie bizzarre sull’Uruguay ecc.. certo è che quando io guardo il presepio, con Cavani bambino nella grotta, la scenografia non mi ricorda l’Uruguay, il panaro appeso, la ceppa di pummarole fuori al balcone, il pizzaiolo che inforna la Margherita ecc.. a me non sembra l’Uruguay. Comunque, per l’amor di Cavani, noi rispettiamo tutti anche quelli che credono negli Snorky . Fine Premessa.

Il Fatto:

Il Papa ha arrevutato.
Era un giorno piovoso di un freddo febbraio, nel pieno di una merdosa campagna elettorale, e molti di noi si erano svegliati già con la Canon a tracolla per fotografare la neve e postarla su Facebook,  mentre chi come me vive al Sud e per fotografare la neve si dovrebbe mettere in macchina, fare 20 km, andare sul Vesuvio, fare il pupazzo con la neve sporca di nafta e con la munezza e i preservativi  usati fare gli occhi, il naso ecc.. schiattarlo sul cofano, fare la foto, scendere a 3 km/h perché sennò alla prima curva il Pupazzo vota a faccia nterra e i criaturi si mettono a piangere, ecco noi invece stavamo sul social network di fiducia, come avvoltoi sulla spalliera del letto di Giocomina memoria, ad aspettare che Berlusconi annunciasse la legalizzazione della patana, oppure che Monti adottasse un porcellino d’india, oppure che Vendola sbagliasse un congiuntivo, oppure che Di Pietro ne azzeccasse uno.
È così “come un fulmine a ciel sereno” il Papa annuncia che si licenzia. Il mondo intero si arrevota, in un primo momento io ho pensato che tutto questo clamore era dovuto al fatto che per la prima volta nella storia uno che non ha mai lavorato in vita sua si licenziasse da solo, effettivamente Benedetto io ti voglio bene, ma tu a parte la messa la Domenica mattina, che diciamoci la verità ti capivi solo tu, non è che faticavi così tanto, e il tutto era anche accompagnato da varie vacanze Valtur a spese dei contribuenti vaticani.
Invece nientedimeno era da mano a Dante che non succedeva una cosa di questa, infatti l’ultimo ad abdicare (levare mano prima di schiattare) era stato Celestino V che non è quello della canzone di De Gregori, ma era un Monaco che se ne stava per fatti dei suoi sopra al monastero a Caserta Vecchia a fare il miele millefiori e l’amaro millerbe, o al limite a ballare e cantare con Celentano e DonBacky nei film di Totò, e all’improvviso lo facettero Papa perché i guelfi e i ghibellini non si misero d’accordo nonostante la mediazione di Andreotti.
Ovviamente Celestino se rumpett o cazz quasi subito anche perché lui si era fatto monaco per non sposarsi e stare in grazia di Dio. E quindi arruvutò e Dante lo abbuffò di parole perché era uno che non si faceva i fatti suoi.
Mo molti di noi hanno fatto varie ipotesi riguardo alle dimissioni di Benedetto XVI, quelle più accreditate sono le seguenti:

  1. essendo il Papa un grandissimo Femminiello, come tutti voi ben sapete,  come tutti i Femminielli deve mettere da sopra agli altri. Chi ha un amico gay lo sa che se voi per esempio a Natale gli regalate un dopobarba e lui è sprovvisto di regalo per voi, poi alla befana vi trovate il Camion della Kinder nel garage. Quindi ha voluto fare  l’uscita di scena da prima donna, anche perché così verrà ricordato ai posteri non come il Papa dei Pedofili ma come il Papa della Sparata di Cazzo.
  2. essendo il Papa un grandissimo Femminiello, come tutti voi ben sapete, visto che in tutta Europa si cominciano a legalizzare i matrimoni gay, ha pensato vuoi vedere che alla fine l’unico che non si può sposare sono io, che tra l’altro tengo già la vesta bianca. Mentre lui già sognava una puntata speciale nell’atelier di Mimmagiò in diretta su RealTime a scegliere la vesta da Sposa con la cainata e con Giggi D’Alessio in sottofondo che canta: “ O’Pap se spos già ten o cunvent”
  3. essendo il Papa un grandissimo Femminiello, come tutti voi ben sapete, si voleva far priare (pregare), si aspettava che le suore si straccivano le vesti, le guardie svizzere si tagliavano con le baionette e mettevano le foto su Twitter con l’hastag #CutForBenny, piazza San Pietro si riempiva di Sacrestani, Capere, Bigotte ecc o comunque chiunque altro che da dentro all’ombelico piscia acqua santa, che lo acclamavano a gran voce e lui come Cate Blanchet nel Signore degli anelli sarebbe stata “adorata con dolore”. E invece non se le cacata nessuno perché ha abdicato il giorno prima l’inizio di Sanremo e già tutto parlano di Maria Nazionale.  
  4. Come il suo predecessore Celestino V, che tra l’altro era un grandissimo Femminiello, come tutti voi ben sapete, semplicemente se rutto o cazz.

Nel frattempo padre Georg già si è licenziato, anche perché si vocifera che il prossimo Papa potrebbe essere nero, e lui non se la sente.