venerdì 16 settembre 2016

La Cazzimma Delle Femmine



Ore 8.45, arrivo in Questura, di turno nella guardiola ci sta una femmina (mai una ciorta).
Stereotipo di femmina: CriptoLesbo, volgarmente detta Masculone. Divisa d’ordinanza, capelli corti, camminata western con mano al cinturone. Fortunatamente però questo tipo di femmina (che è stata costretta a sposarsi un uomo dalla mamma) sfoga la sua frustrazione sessuale sulle altre femmine quindi noi ommi siamo quasi immuni.
“Buongiorno” (con tutta la gentilezza che tengo in cuorpo)
“Che devi fare?!” (col tono di “favorisca i documenti”)
“Dovrei solo far timbrare questo documento dall’ufficio amministrativo (uso il condizionale e il “solo” per sminuire la cosa e addolcirla un poco)
“L’ufficio apre alle nove!” (col tono di “qualsiasi cosa dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale”)
“Si Si lo so.. mi sono avviato un poco prima.. perché poi devo lavorare…capite com’è…ahbsnckskaslacll… (col tono di “scusami, non lo faccio più, dai abbracciamoci, anche io ho dei dubbi sulla mia sessualità”)
“vabbè comunque è il primo! Prenda il numero!” (col tono di “io già mi devo infilare un pene nella vagina malvolentieri poi devo combattere pure tutte le mattine co sti sciemi”)
Mi avvio nella incozzutissima saletta d’attesa e noto che c’è prima di me un altro poverommo, vestito praticamente uguale a me; scarpe da ginnastica nzevate, cazunciello curto fuori stagione, t-shirt scagliata a livello poze di fame. Lo guardo come a dicere “ma che spaccimma! Non ero il primo? Quel masculone di merda m’ha sfottuto?”, lui essendo ommo capisce il mio disagio interiore e mi tranquillizza “No nun te preoccupà, io devo mettere la firma per gli arresti domiciliari” … devo rivedere il mio abbigliamento.
Subito dopo sento in lontananza un ondata di schiamazzi fastidiosissimi che aumenta sempre di più fino a scoppiare in tutto il suo fragrore quando entrano 3 ragazze sulla ventina probabilmente parienti tra di loro accompagnate da una genitrice che tenevano scritte in fronte “promessa sposa che deve fare il passaporto per andare in viaggio di nozze a SharmeSheik che non mi guardate proprio che sto troppo esaurita che la sarta mi ha sbagliato a mettere il ricamo sulla vesta e l’autonoleggio non tiene la machina scappottata dell’anno di matricolazione che dico io e il ristorante non mi vuole fare la confettata fuori al terrazzo che a Novembre dice che può piovere e devo ancora dire a tutte le invitate come si devono vestere merò come faccio!?”
Stereotipo di femmina: Professorina, volgarmente detta a’ prufessuressa r’ò cazz. Polo o camicia color pastello infilata in jeans demodè, capelli a coda di cavallo, faccia perennemente schifata.
“Scusi dobbiamo fare i passaporti!” (buongiorno hai visto come sono brava?)
“Signorina deve prendere il numero, ci sta già questo signore prima di voi!” (sor ro cazz)
“Abbiamo già scaricato tutta la documentazione da internet!” (te lo già detto che sono brava?)
“Si si ma dovete aspettare nella saletta qui non potete stare” (sor ro cazz stai pazziann co fuoco!)
“Nella saletta questa qua?” (uè con chi ti credi di parlare? Io mi sono laureata in Lettere con 110 e lode.. anche se non so riconoscere una saletta d’attesa)
“Si” (te lo giuro sul culo di Belen che prima delle 13 non ve ne faccio uscire).
L’orda di schiamazzi arriva nella saletta però un delle Professoresse r’ò cazz nota un cartello che riporta tutta la documentazione necessaria per ottenere il passaporto, si avvicina, la legge lentamente e sbianca in volto:
“Ragazze ma qua sta scritto che ci vuole la fotocopia della carta d’identità?!” (dramma!)
“Ma quando mai! Su internet non c’era scritto!” (non la date aurienza, quella ha preso 110 senza lode)
“Ma qua sta scritto che ci vuole!” (quello perché la professoressa di Filosofia mi teneva sullo stomaco perciò non ho avuto la lode)
“Potremmo domandare alla poliziotta di guardia” (il parrucchiere mi ha sbagliato la prova con qualcuna me la devo pigliare)
Intervengo io per evitare che la ragazza possa ritrovarsi in manette con un manganello infilato nella fessa..
“Ragazze anche io l’ho fatto il passaporto.. effettivamente ci vuole la cartà d’identità” (330 e due lodi e non ci arrivate da sole che per fare un passaporto ci vuole un documento di riconoscimento?)
“Casomai vediamo se la poliziotta di guardia ci può fare una fotocopia” (come osi parlarmi tu diplomato in ragioneria con 46/60, ringrazia a Dio che ormai ho puntato la poliziotta di guardia sennò ti cacavo il cazzo a te)
“ah si sicuramente..” (è stato bello conoscerti)
Guardo l’orologio, sono le 9.04, e chi dice niente? Mi mecco troppa paura..
Entra una altra femmina.
Stereotipo di Femmina: ZoccolaPuttana, volgarmente detta ZoccolaPuttana. Vestitito attillato di gala, trucco pesanterrimo, occhiali oversize, zizze in canno. Scruta l’unico uomo presente che sarei io:
“Devo fare il passaporto!” (oh tu omuncolo abbagliato dalla mia bellezza, ti permetto di arrattiarti con me in cambio di informazioni utili)
“Signorina guardi deve prendere il numero” (figliò a parte che mi pari Vladimir Luxuria, ma stai perdendo il tempo perché io non intosto dal 1999)
“il numero????” (e io che ho speso 10000 euri per farmi sto popo di zizze dovrei fare la fila? Ma che paese è questo?)
“guardi chieda alla poliziotta di guardia” (afamocc! Mo so cazz re tuoje)
“Buongiorno, scusi, dovrei fare il passaporto” ( tu sei femmina non puoi arrattarti quindi mi tocca dirti Buongiorno e scusi)
“deve prendere il numero!” ( mi pari un trans, non sei il mio tipo)
“ma veramente io dovrei solo chiedere se la documentazione è giusta” (possibile mai che in questo ufficio non c’è un rattuso?)
“va bene entri un attimo però poi prenda il numero” (ma giusto perché mi hai fatto vedere una ntecchia di capetiello)
La ZoccolaPuttana entra e non esce più. Le Prufussoresse r’ò cazzo cominciano a scaldarsi. La capoScassacazzi fa un anima e coraggio e va dalla Poliziotta di Guardia:
“Scusi, ma la signorina non doveva solo chiedere” (Lo so che mi odi ma ci accomuna l’odio per la ZoccolaPuttana)
“Perché ancora deve uscire?” (mi sto per trasformare in Hulk però tu non prenderti più queste confidenze)
Intervengo anche io..
“Effettivamente il primo sarei io..” (mi accodo alla lotta contro la ZoccolaPuttana al costo di sembrare ricchione)
“Mo vado a vedere..” (la spiezzo in due)
La ZoccolaPuttana evidentemente aveva finalmente trovato un rattuso che le stava facendo il passaporto senza farle fare la fila ma non aveva fatto i conti con decenni di pompini controvoglia!
Non so bene cosa è successo in quell’ufficio. So solo che la ZoccolaPuttana è uscita dalla questura senza occhiali e con la capa acalata e la Poliziotta aveva la faccia di una che finalmente si era riuscita a chiavare una femmina.
Mi fa cenno col capo. Le sorrido e entro nell’ufficio pensando “L'universo ha il suo equilibrio e la cazzimma delle femmine alle volte sembra farne parte armoniosamente”.

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