mercoledì 21 settembre 2016

La Sacra Maniata



Stamattina ho assistito a una scena veramente brutta, che purtroppo si ripete sempre più spesso nella nostra bella città; ero alla giuda del mio autoveicolo semiautorizzato al trasporto di persone per andare a lavoro, ero nella fase post rem pre caffè che arrivo a lavoro e non mi ricordo come ci sono arrivato, solo verso le 10 mi rendo conto di quanto è squallida la mia esistenza, però nonostante il pilota automatico inserito non ho pututo fare a meno di notare una coppia di ragazzi, belli, giovani. Lui era alla guida di un furgoncino frigorifero (probabilmente di un caseificio) e lei seduta accanto a lui, proprio come da tradizione tonytammariana, erano assonati, la faccia di bravi ragazzi, magari sposati troppo giovani ma che non avevano chiesto niente a nessuno e la mattina si svegliano presto per andare a lavoro, la mia mente fantasticava che magari lei non è manco una dipendente della ditta ma era lì solo per fare compagnia al suo amato sposo. Ad un tratto a lui deve essere passata la fare post rem e con un gesto plastico ha messo un braccio attorno al collo di lei, una scena davvero commovente, credetemi, sembrava un film degli anni 60, tipo poveri ma belli, ovviamente lui essendo un vero ommo una volta allungata la mano sulla spalla ha (come la regola dell'ommità vuole) maniato palesemente in pubblico la zezza di lei. A quel punto io ero in completa venerazione di questa giovine coppia, se Caravaggio fosse nato ai giorni nostri avrebbe sicuramente immortalato un momento di così alta spiritualità. Una specie di incantesimo ha avvolto tutto il traffico cittadino in venerazione dei due giovani come zampugnari al cospetto della sacra famiglia, ma lei, che fino a quel momento era presa dal sonno e dalla rattussamma del suo amato, si è accorta che forse qualcheduno la stava guardando (quei due tre pullman di scolari adolescenti, 7-8 camiunisti e una quantità non definità di umanità sfusa che comprendeva me, il fruttaiuolo, la vecchia col carrellino, il corteo funebre, il cavallo del fruttaiouolo, il sacrestano uscito appasitamente, pisciavinnoli, giovini dei bar ecc..) allora con un gesto stizzoso ha tolto la mano del suo amato dalla zezza, facendo svegliare di colpo tutti noi da quella magia, un pugno allo stomaco, come quando ti svegli di colpo mentre stai facendo un bel sogno, una cosa brutta insomma. Donne non si fanno queste cose, quella già la vita è amara, squallida, merdosa, se mo ci togliete pure le zezze la nostra esistenza non ha più senso.

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